Guerra fredda una lezione sviluppata in un silos di lancio missili
Guerra fredda e la lezione nel silos di lancio missili. E’ stata una meravigliosa esperienza. Non posso che ringraziare Dio per questa emozione. Come militare di carriera e oggi professore, essere in un silos di lancio missili intercontinentali è emozionate. L’occasione è nata così spontaneamente, forse sono le migliori.
Guerra fredda, cold war. Che cosa vuol dire? Stanchi di uno scontro “caldo” con milioni di morti, la guerra si è raffreddata. Non per questo ha cambiato la sua natura. Lo scontro si è sviluppato non tanto su un confine quanto nelle retrovie. Precisamente negli stabilimenti di produzione di armi. Quindi nei cantieri navali e nelle linee di produzione aeronautiche. E’ stata (finita con la caduta del muro di Berlino) una grande occasione di rinnovamento tecnologico. So d’essere considerato cinico sotto questo punto di vista e me ne scuso con tutti.
La guerra fredda ha rappresentato un formidabile passaggio tecnologico da un’era all’altra. Si può affermare che tecnologicamente il mondo è cambiato grazie alla cold war. Solo per fare un esempio: internet.
Lo svecchiamento tecnologico, passando dal secondo conflitto all’era contemporanea, si è avuto con la guerra fredda. Di questo non possiamo che dire “grazie” a tutti nonostante i caduti. La tipologia di guerra di frizione di cui stiamo parlando ha anche dimostrato altro. E’ possibile piegare un nemico senza battersi sul campo. Per la prima volta nella storia dell’umanità la vittoria è stata conseguita con la deterrenza. Non abbiamo casi simili nella storia.
La deterrenza è una promessa di distruzione.
E’ bastata questa premessa per piegare, in 50 anni l’Unione Sovietica. Sicuramente una visione così positiva di un conflitto è originale. Del resto la “positività” è una conquista. Abbiamo affrontato temi drammatici che hanno permesso una finale evoluzione positiva dell’umanità. Non tutto viene per nuocere se visto in prospettiva.