Gli effetti combinati di sostituzione e reddito. Seconda parte
Gli effetti combinati di sostituzione e reddito emergono dalla modifica del prezzo. Ovvero e spiegato meglio, se varia il prezzo dei beni accadono 2 fatti nuovi:
a) il reddito si modifica;
b) anche la scelta tra prodotti muta.
Tradotto in pratica vuol dire che potrò comprare meglio e di più allo scendere dei prezzi. Al contrario, se i prezzi salgono, si riduce la mia quota di reddito disponibile. Non è finita. Anche la scelta tra prodotti subisce delle varianti: i più cari sono scartati dal mercato. Fin qui nulla di particolare.
Gli effetti combinati di sostituzione e di reddito vanno calcolati numericamente. Per fare il calcolo è necessario capire graficamente cosa accade. Ecco spiegto il valore di questi appunti siddivisi in parti. La prima è stata già pubblicata.
La serie di fotografie di slide qui offerte si dividono in due grandi capitoli. Quando il prezzo scende (quello più amato in nome della democrazia) e al contrario in un rincaro dei prezzi. Per comprendere meglio gli eventi le slide della serie 3a-3b-3c-3d sono quando i prezzi salgono. Mentre le slide della serie 2a,2b,2c,2d sono per prezzi che calano.
In questa geometria di eventi va spiegato un concetto indispensabile.
La dottrina negli effetti combinati e di sostituzione ha ritenuto che per capirli fosse necessario disegnare “una parallela”. Mi spiego. Quando un evento si verifica sul vincolo di bilancio A e si sale in B (scendono i prezzi) per misurare l’effetto serve la parallela ad A disegnata su B. Il contrario avviene se dal vincolo di bilancio B si dovesse scendere in A (aumentano i prezzi). Anche in questo secondo caso va disegnata la parallela di B su A.
La parallela rappresenta un sistema di trasferimento e proiezione necessario ad intercettare una diversa curva di utilità. Il concetto segue nella parte 3, qui le grafiche esplicative.