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Gilet gialli italiani anti-fisco. Qualcosa di possibile?

by Giovanni Carlini
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Gilet gialli come espressione di democrazia francese anche se spesso disordinata e violenta. Certamente l’applicazione pratica della protesta va rivista senza indugio salvaguardando il concetto. Un concetto semplice a scrivere e dire, ma non facile da realizzare!

Grazie a degli amici francesi che manifestano stabilmente tra i gilet gialli sorge una domanda.

Cari francesi che manifestate tra i gilet gialli dal primo giorno vi parlo di Italia. In questo paese c’è un fisco molto invasivo nella vita privata dei cittadini.

Il fisco italiano limita la circolazione del contante. Ha recentemente imposto la fatturazione elettronica. Non solo, ma con l’anti riciclaggio è stata criminalizzata tutta la Nazione per cercare 4 criminali. In realtà si tratta di un’operazione di controllo dei conti interni dei cittadini.

La vera finalità dell’Agenzia delle Entrate italiana è di bloccare e controllare la ricchezza nazionale da tassare e ostacolare nella circolazione non verificata.

In queste condizioni viene spontaneo chiedere ai francesi: voi cosa avreste fatto?

La risposta è semplice. Il comportamento dell’Agenzia delle Entrate italiana è vessatorio. In realtà si tratta di un qualcosa voluto sul piano politico per cui l’epicentro della crisi è essenzialmente politico.

Il movimento agisce sul piano politico chiamando a raccolta la Nazione contro il potere politico. Nel caso francese è contro un ragazzino immaturo, il Macron. In Italia di ragazzi immaturi ne avete troppi e a tutti i livelli.

Certamente, prosegue la coppia francese, ci sono ampiamente gli elementi per una rivolta popolare modello FRANCIA anche in Italia. Perchè non vi organizzate?

A questa domanda, rigirata al mittente, viene da sorridere e la risposta è pronta: la rivoluzione francese la fanno solitamente i francesi.

La finale di questa breve intervista lascia l’amaro in bocca. E’ vero, la rivoluzione la fanno i popoli che hanno idee molto chiare sulla nazionalità. In assenza di compattezza sociale e cultura non è possibile fare una rivoluzione per quanto pacifica possa essere.

L’Italia con 10 milioni di immigrati (tra clandestini e nazionalizzati) voluti dal Pd per un ricambio elettorale, non ha le basi per riconoscersi in un modello culturale comune. Ne consegue l’assenza di una posizione sociale forte. Al massimo in Italia non ci si reca al voto.

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