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Formulario 4 di microeconomia. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Formulario 4 a seguire i precedenti tre già pubblicati. In quest’occasione il focus è centrato sul concetto di MARGINALITA’.

E’ marginale quel costo/ricavo che si ottiene da un pezzo in più prodotto. Costruiti 100 pezzi, abbiamo il CT (costo totale). Nel caso volessimo il AC (costo medio) è sufficiente dividere il CT/Q.

La dimensione media c’interessa per incrociarla con quella marginale (ecco il segreto). Dall’incontro delle due dimensioni (media e marginale) abbiamo la Q* (q. di equilibrio). Ecco il punto cruciale del formulario 4.

Chiarita la concettualizzazione del valore medio nel formulario 3 ora tocca al marginale.

Come sappiamo il L (lavoro) è uno dei due fattori della produzione. Prima abbiamo discusso di PRODUTTIVITA’ MEDIA DEL LAVORO (APL) ora di produttività marginale del lavoro (MPL).

MPL è diverso da APL sia graficamente sia concettualmente sia nel conteggio. 

MPL graficamente:

Si noti come MPL si calcola da una pendenza che non parte sempre dal vertice come già fatto per APL. E’ pur vero che sono calcoli di pendenza in entrambi i casi ma con origini diverse. Si proceda nel connettere la funzione di produzione nei suoi punti estremi con la rappresentazione di MPL visibile in grigio nella (b) del disegno.

A questo punto urge il confronto GRAFICO tra MPL e APL:

Si noti come il marginale COLPISCE SEMPRE la curva media nel suo punto di minimo o massimo. Che lo studente non faccia caso (per ora) che sia max o min. Certamente la curva marginale ATTACCA la curva dei valori medi in un punto preciso.

Da questa rappresentazione grafica si capisce un concetto importante. I “nostri”, gli amici per intendersi solo LA PRODUTTIVITA’ ovvero la resa del lavoro a favore della produzione. QUANDO LA RESA DI UN FATTORE DI PRODUZIONE CRESCE TUTTO FUNZIONA!

Si noti come dal grafico esistano due aree diverse. “Tutto va bene” (le due produttività salgono) fino a che non si intersecano le due curve. Al contrario precipitano dopo che si sono incontrate. Che “sfiga” (mi si conceda il termine non accademico) notare il crollo della resa e dei vantaggi dopo l’incontro.

E’ come dire di desiderare qualcosa per perderne l’interesse appena posseduta; è la vita! Infatti qui sembra che si stia discutendo di microeconomia, ma in realtà è lo studio dell’esistenza umana in discussione. 

 

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