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Foibe! di se e ma son pieni i fossi però…se si fosse reagito

by Giovanni Carlini
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Foibe! Una parola che mi fa soffrire da 60 anni. Avendo vissuto da bimbo sul confine contro i comunisti, in faccia alla Jugoslavia, le foibe sono qualcosa che vive dentro di me.

Non ho mai capito come sia stato possibile tacere fatti così brutali e diffusi. Poteva e può il Partito Comunista, oggi Partito Democratico, azzittire la Nazione su migliaia di morti?

Vuoi vedere che tale “potenza” non è stata tanto dei comunisti quanto degli altri partiti che l’hanno permessa?

Da queste brevi considerazioni e grazie anche al recente film dal titolo ROSSO ISTRIA, che celebra la sofferenza delle foibe, nasce una considerazione.

Quei bastarti di slavi e gli animali del PCI che hanno favorito l’eccidio di italiani, se fossero stati presi a fucilate, non sarebbe finita come è stato. Vuol dire che se ogni famiglia avesse accolto a fucilate o coltellate i comunisti, quanti italiani sarebbero morti?

Il vero confronto, narrato anche nel film ROSSO ISTRIA e scritto nella storia, è collocato tra italiani e comunisti.

I comunisti, sono sia slavi che del PCI (attenzione non sono italiani i comunisti del PCI, ma solo comunisti, altra razza e genere). Si diceva che la contesa è tra italiani, nel ruolo di vittime e i comunisti di più covi.

Sorprende, e non poco, che tutte le vittime non abbiamo reagito. Perché?

La stessa mattanza si replicò nel 1945 con ancora una volta partigiani comunisti (italiani) in rastrellamento, casa per casa, nelle città del Nord Italia.

Perchè i partigiani non furono presi a fucilate nel tentativo di prelevare le persone dalle loro abitazioni per assassinarle?

Discutere di questo, oggi, appare teorico e “perdere tempo”. In realtà non lo credo. In Italia non ci si ribella mai, lasciando fare.

Nessuno si ribella a un fisco che è impazzito ad esempio. Non c’è rivolta per la fatturazione elettronica e alla limitazione nell’uso del contante. Al massimo non si va a votare (il che rappresenta la scelta peggiore).

Probabilmente morire nelle foibe come vittime è un’abitudine italiana. Oggi i comunisti del 1943 e 1945 si chiamano fisco e governo che non funziona. C’è sempre un comunista nella notte della civiltà.

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2 comments

Massimo 13 Febbraio 2019 - 1:46

Il pericolo comunista è sempre stato sottovalutato in Italia, e oggi a maggior ragione ci si giustifica dicendo che i comunisti non ci sono più, e se ci sono non sono più quelli di una volta, mentre invece i fascisti sono sempre uguali….

Prima di continuare vorrei dare la giusta rilevanza ad una compagine militare della RSI e precisamente la X MAS, che dopo l’otto di settembre è passata da forza della marina a costituire una forza terrestre con vari battaglioni nelle varie specialità.
Alcuni di questi battaglioni erano stati dislocati sul confine est a combattere contro i titini. Se non fosse stata per la strenua ed eroica lotta della Decima, oggi molto probabilmente Trieste e Gorizia e parte del Friuli non sarebbero italiane !
Ma la Decima viene ricordata solo per i rastrellamenti dei partigiani in Piemonte….

Questo è stato per tantissimi anni il diktat della sinistra, sminuire, condannare, svilire tutto ciò che non era comunismo e lotta partigiana. Hanno raccontato (e raccontano) enormi falsità sulla guerra partigiana, aumentandone enormemente l’impatto sulla guerra di liberazione, mentre si sa benissimo che se non ci fossero state le truppe alleate, ben poco avrebbero combinato le brancaleoniche truppe partigiane. Non dimentichiamo poi quelli che sono diventati partigiani 15 giorni prima che finissero le ostilità !

Ovviamente le foibe hanno seguito l’iter…..nessuno ne deve parlare ma se salta fuori, sminuire e negare. Anzi diamo una bella medaglia al maresciallo tito…..che ha massacrato i fascisti. Dimenticando poi che i partigiani comunisti a fine ostilità hanno ucciso parecchi partigiani “bianchi” di area cristiana, che avevano combattuto con loro sino al giorno prima….!!!
L’odio che pervade questi esseri senza Patria, ma votati solamente alla loro dissennata ideologia, sono talmente stupidi da credere ai loro capi, che altri non sono che sfruttatori per accaparrarsi privilegi a loro spese.

Lei si chiede perchè non hanno reagito ?
Probabilmente lo hanno fatto, ma non ne hanno dato notizia, facendo falsamente credere ad una sorta di colpevole rassegnazione da parte dei condannati. (probabilmente disarmati, dopo l’ordine di consegnare tutte le armi)
Ma loro, i vili comunisti e titini le armi le avevano eccome, e cosi hanno trovato gioco facile imporre la loro violenza.

Venendo ai giorni nostri, tanta acqua è passata sotto i ponti, ma le cose sino a poco tempo fa erano rimaste praticamente le stesse di 60 anni fa. Con l’arrivo della condivisione in rete di argomenti e discussioni un poco alla volta le cose stanno prendendo una piega diversa. I sinistri seppur protetti dalla stragrande maggioranza dei giornali e televisioni stanno prendendo batoste a destra ed a manca e il popolo finalmente sta aprendo gli occhi e si accorge delle fandonie raccontate.
Oggi la maggioranza degli elettori crede in un cambiamento, che non è ancora avvenuto ma che sta maturando. Non sarà l’attuale governo a farlo, ma il prossimo che presto o tardi andrà a sostituire quello in carica ora.
La strada è segnata, la gente è stufa, insofferente, e per fortuna i sinistri continuano imperterriti nella loro strada che, come la favola del pifferaio magico, li sta portando verso il baratro……ma loro continuano con il vecchio sistema, e nella loro ristrettezza ideologica non si accorgono che vanno, per fortuna , verso l’estinzione.

Qualcuno disse …fatta l’Italia, adesso facciamo gli italiani !
Dobbiamo smetterla con nord centro e sud, siamo tutti orgogliosamente figli della stessa Patria. Uniti si vince.

Giovanni Carlini 17 Febbraio 2019 - 8:14

grazie per questa preziosa testimonianza

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