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Femminicidio. L’accensione. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Femminicidio, come si sviluppa, qual’è la miccia che accende la reazione che porta alla lotta tra un uomo e una donna che sono già stati intimi? Una volta capito il meccanismo d’innesto della reazione è anche possibile prevedere l’evento. Quanto qui scritto non sarà rispettoso di nessuno ma diretto, chiaro, spietato e oggettivo incurante del dover dire le cose in un modo per non urtare qualcuna o qualcuno. Quando è necessario capire un fatto non si deve fare preferenze per nessuno.

Si parta dalle premesse.

Solitamente chi commette un reato del tipo femminicidio non è abituale al crimine, ma una persona normalissima, di genere maschile, a basso o mediocre livello culturale. Questo soggetto però è stato SCELTO A SUO TEMPO DA UNA DONNA CHE ORA E’ PERSEGUITATA O VITTIMA.

Nasce automaticamente la domanda: vuoi vedere che i criteri di scelta femminili sono altamente discutibili?

Assodato che le donne scelgono con un importante margine d’errore seguono altri 2 aspetti di non poco conto.

La famiglia della donna che fa? Lasciamo perdere i casi estremi in cui la donna è sola e senza famiglia, si discuta delle vicende ricorrenti. Dove si trova e come si comporta la famiglia d’estrazione della donna e come interviene? Tradotto in altri termini, la responsabilità del genitore non cessa con il 18° anno d’età della ragazza, ma si protrae oltre, anche se c’è un’oggettiva gelosia della ex figlia oggi donna a condividere i suoi problemi privati. Certamente va indagata l’assenza dei genitori di lei che non intervengono!

Non è finita.

Una donna, ovvero la parte più sensibile e intelligente della coppia, ha il compito d’educare il maschio per renderlo il SUO uomo. Questo avviene? Le donne educano il loro maschio o ci vivono soltanto insieme? E’ palese che in assenza di funzione educativa da parte della donna sull’uomo questo (che è solitamente una bestia) devia! Deviando potrebbe giungere al femminicidio.

Spunti di riflessione.

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