Fase danese2 e la drammatica battaglia di Lutter con la catastrofe dei protestanti. Riannodando con il precedente studio già pubblicato “fase danese1”, Cristiano IV, re di Danimarca e Norvegia, “pescando nel torbido” cercò d’inserirsi nella corsa alla corona imperiale di Germania. Lo fece avendo acquisito la proprietà di un land tedesco con diritto al voto imperiale (essendo parte della dieta). Dopodiché si spinse anche in Sassonia come protettore della fede protestante chiedendo e ottenendo una guardia a sua protezione di 20mila uomini. Guardia che, unita ai soldati danesi, permise al Cristiano l’invasione della Vestaflia.
Cristiano non seppe della doppia presenza militare cattolica: un esercito regolare del fiammingo di Tilly e mercenario di Wallenstein.
Era giungo 1625. Lo scontro tra gli opposti eserciti avvenne solo 2 mesi dopo a Lutter, il 27 agosto. La conclusione fu che Cristiano perdette 8.000 uomini e di Tilly solo 700.
Questo studio, fase danese2 prosegue ora nella narrazione in dettaglio della battaglia di Lutter.
C’è uno specialista italiano che ha studiato a fondo la campagna militare, si chiama Gualtiero Grassucci. Al Signor Grassucci un vivo ringraziamento per il bel lavoro che ha saputo svolgere.
Il Signor Grassucci sintetizza la battaglia con una mappa iniziale, qui riprodotta e una sagace sintesi.
Questa è la mappa della battaglia: i rossi sono i nostri, i cattolici. Cristiano V è nel sud della mappa.
Il Signor Grassucci sintetizza in queste parole la battaglia:
Nell’estate del 1626, il generale fiammingo Tilly era a guardia della linea del fiume Weser. Dopo aver occupato le città di Hameln, Minden e Calenberg assediò anche Gottingen.
Il suo avversario Cristiano IV, fin lì piuttosto inattivo, decise di portarsi in soccorso di Gottingen, ma la città cadde in mano cattolica l’11 agosto.
A quel punto Tilly si mosse verso la città di Northeim, rendendosi conto che l’esercito danese era meno numeroso del previsto.
Fu che a quel punto Tilly si spinse verso i danesi per costringerli allo scontro campale.
Cristiano IV, intuito il pericolo, iniziò a ripiegare riuscendo a sfuggire agli imperiali e bavaresi (i cattolici) fino al 27 agosto. In quella data però la conformazione del terreno impose lo scontro.
La battaglia fu decisa dalla fanteria bavarese e imperiale spezzando il fronte danese. La ritirata di Cristiano IV si trasformò in rotta e questo nonostante le cariche d’alleggerimento della cavalleria danese.
L’esercito di Cristiano abbandonò sul campo tutta l’artiglieria perdendo più di metà della fanteria. Fu una vera tragedia per le sorti della Danimarca.
Si apprezzino le grafiche per geo localizzare la battaglia nel contesto tedesco.