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Fase danese3 1625-1629 guerra dei 30 anni. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Fase danese3, subita la sconfitta a Lutter (un disastro per i protestanti), Cristiano IV di Danimarca non si diede per vinto. Il re danese arruolò altri soldati (grazie al felice stato delle sue finanze statali rispetto gli Asburgo). Nonostante il nuovo esercito fu ancora e ancora battuto dalle forze cattoliche. Tant’è vero che Tilly e Wallenstein invasero la penisola dello Jutland. A quel punto a Cristiano IV non restò che trincerarsi nelle isole danesi.

La scelta difensiva fu valida perché i cattolici erano (al momento privi di flotta).

La questione di una flotta tedesca nel Baltico e Mare del Nord iniziò, da allora, ad avvelenare gli ambienti diplomatici.

Va ricordato come 300 anni dopo, la 1° guerra mondiale farà della questione della flotta tedesca, uno dei motivi di scoppio del conflitto.

Sconfitto definitivamente il “protettore dei protestanti” come Cristiano IV si dichiarò in Germania, ci si chiese l’opportunità di mantenere ben 2 eserciti. Correva l’anno 1627 (la battaglia di Lutter fu combattuta nell’agosto del 1626) e l’assemblea dei principi elettori chiese all’Imperatore lo scioglimento dell’armata di Wallenstein.

Ferdinando, l’Imperatore, non diede seguito alla richiesta, anzi. Destituì i duchi del Meclemburgo per l’appoggio offerto a Cristiano IV ed assegnò quel ducato a Wallenstein. L’imprenditore militare divenne così “grande elettore”, infastidendo non poco gli altri nobili. Non è finita, tornando sulla questione della flotta, l’Imperatore assegnò all’ormai duca Wallenstein il ruolo di “generale del mare oceanico e baltico”. Una nomina che agitò le potenze marittime protestanti olandese (Paesi Bassi), Inghilterra e Svezia.

L’anno successivo, il 1628, il Generale Wallenstein perse 12.000 soldati nell’assedio della città portuale sul Baltico di Stralsund. Una città che era ed è ancora nel land di Meclemburgo. L’assedio fu motivato dal rifiuto d’accoglienza alle truppe imperiali.

Qui però ci fu una novità: danesi e svedesi inviarono sostegno alla città aprendo una nuova fase che si chiamerà svedese. Oltre a Cristiano IV, ormai allo stremo ma ancora combattivo, entrerà di scena il re protestante della Svezia, Gustavo II Adolfo.

Gli svedesi ormai sbarcati e attivi a Stralsund furono già 5.700.

Nella grafica 1 qui allegata alla fase danese3 è possibile individuare geograficamente la città portuale di Stralsund.

A seguire, in grafica 2 l’estensione del Land di Meclemburgo

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