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Evoluzione delle dinamiche di guerra. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Evoluzione delle dinamiche di guerra: riflessioni.

Osservando i teatri di scontro aperti in Ucraina e Medio Oriente, emerge sempre di più l’importanza della fanteria appoggiata da un’importante componente blindata, meccanizzata e corazzata. Il carro armato appariva fino a febbraio 2022 (inizio del confronto militare russo-ucraino) quasi un mezzo “superato” quando invece resta al centro della dinamica operativa. Ovviamente non può essere lasciato solo il carro armato!

Il carro non deve mai operare singolarmente ma in gruppo e come componente terrestre d’un appoggio ravvicinato con elicotteri da combattimento. Come già Hitler unì carri con Stuka, oggi servono mezzi corazzati con elicotteri. Si può argomentare sul numero di carri d’assegnare al singolo elicottero armato, inteso come piattaforma di controllo e azione. In linea di massima un rapporto di 1 elicottero ogni 16 carri armati appare un buon equilibrio.

Ovviamente al carro armato seguono i mezzi blindati e corazzati per il trasporto truppa già armati con mitragliatrici ad alto calibro, cannoni a basso rinculo, razzi anti carro, piattaforme anti aeree.

Anche qui è saggio stabilire un rapporto tra trasporto truppe (armati) e carri. In genere 5 VTT hanno un ruolo operativo adeguato rispetto a 1 carro armato.

Ecco che si forma un’armonia d’impiego tra elicotteri (1), carri armati (16) e trasporti truppa (16 per 5 = 80). A questa piattaforma vanno aggiunti 4 mezzi corazzati dotati di sistemi specialistici anti aerei. Un complesso di un centinaio di mezzi in grado di toccare il fronte o le posizioni avversarie che deve avere alle spalle 3 batterie d’artiglieria semovente in grado di fornire il fuoco di copertura e scoperta. Si tratta di 16 per 3 = 48 bocche da fuoco.

Ipotizzare 150 mezzi in movimento e supporto con 2 elicotteri che s’alternano in autonomia, quindi 1 battaglione di fanteria su mezzi meccanizzati, permette il controllo di una sezione di contatto con il nemico.

Queste sono le nuove idee sull’impiego operativo in un’Italia che è passata da 1.200 carri armati in servizio a soli 200, quindi da 24 brigate a 9.

Evoluzione delle dinamiche di guerra con meno aerei e più terreno da gestire con la fanteria.

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