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Esternalità 5. Conteggi complessi. 1° parte. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Esternalità 5 è il secondo studio dedicato alla parte dei conteggi sulle esternalità. Mai spreco d’ingegno e concetti più assoluto è stato fatto. Il giudizio, profondamente negativo (di totale inutilità) sul concetto e parte matematica delle esternalità, è stato già espresso in questa sede. Purtroppo l’argomento serve solo a giustificare qualche cattedra in più nelle nostre università per cui, anche se privo di significato, va studiato come esercizio didattico.

Nel corso dello svolgimento dell’esercizio, fedelmente svolto, sarà lo stesso studente a rendersi conto dei punti deboli dell’impianto, in particolare nella seconda parte dello studio. Esternalità 5 (diviso in due parti) serve sia a risolvere il problema sia a svelarne l’incoscienza.

Per affrontare gli studi di Ronald Harry Coase (1910-2013) sull’esternalità negativa, serve prima di tutto studiare il suo impianto concettuale. Si tratta di un grafico cartesiano qui rappresentato.

La mancata padronanza del sistema annulla la comprensione e soluzione del problema.

Il grafico qui esposto indica un tipico problema d’esternalità.

Si notino i seguenti passaggi:

  • il contesto si muove in uno spazio prezzo per quantità che è quello tipico della domanda/offerta;
  • la curva MB rappresenta quella di produzione dell’azienda (è chiamata beneficio marginale);
  • per quanto riguarda MD è il danno che subisce qualcuno dalla produzione svolta;
  • MPC è il costo di produzione;
  • infine MSC rappresenta il costo dell’accordo tra chi produce e chi soffre i danni derivanti dalla produzione.

Chiarita la “geografia” dell’impostazione, il funzionamento segue queste regole:

a) dove MB è pari a MPC c’è il massimo rendimento per il produttore che produce Q1;

b) al contrario il “benessere sociale” è invece reso massimo in corrispondenza di MB = MSC con una produzione Q asteriscato, (Q*);

c) quando Q1>Q* la fabbrica produce senza considerare i danni collaterali;

d) la popolazione vorrebbe una MD = O

e) Q* non rappresenta l’ottimo, ma è un compromesso (vuol dire che ogni processo di produzione implica danni/inquinamento).

Il passaggio successivo richiede richiede una seconda grafica per essere compreso:

La parte di calcolo vera e propria per questo conteggio si trova nello studio intitolato Esternalità 6.

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