Esternalità 4 un primo esempio di conteggi possibili.
Profondamente dispiaciuto per lo spreco di materia grigia e d’impegno che si richiede per affrontare questi temi, considerata la bassa se non minima considerazione che si ha verso l’argomento, già ampiamente descritta nello studio noto come “Esternalità 3” qui si offrono alcuni spunti d’applicazione pratica.
Gli esercizi possibili sulla materia sono diversi. In questo caso il più semplice e classico. A seguire quelli con l’inversione del “diritto ad inquinare” come Ronald Coase (1910-2013) ha amato descrivere.
Il testo di questo primo esordio matematico (che giustifica solo qualche cattedra in più nei nostri Atenei) è qui riprodotto:
Il mercato del gasolio è strutturato su 2 curve tra domanda e offerta che sono:
=210− (si capisce che si tratta della domanda per l’inclinazione negativa, che guarda, in un grafico cartesiano, verso l’origine)
=2 (anche in questo caso l’apertura angolare è determinate; essendo positiva “guarda” verso l’esterno, opposta all’origine degli assi, motivo per cui non può che essere offerta)
Questa produzione sostiene un costo esterno considerato qui come esternalità negativa pari a ()=2/8.
Il governo decide d’introdurre una tassa sulla quantità di gasolio prodotta.
Con un’aliquota pari a =30, è vero che si raggiungerebbe l’equilibrio scambiando una quantità socialmente efficiente di prodotto?
La soluzione è descritta nei due fogli allegati:
Per quanto si entri a malincuore nella parte dei conteggi in ciò in cui non si crede, vanno notati dei passaggi cruciali che sono:
- sapere che stiamo cercando l’equilibrio tra costo sociale (SMC) e beneficio sociale (SMB) ovvero SMC = SMB;
- in concorrenza perfetta la curva d’offerta sopra AC (costi medi) si spiega con P = MC ovvero il prezzo è pari al costo marginale il che semplifica non poco i conteggi;
- il costo esterno è pari all’esternalità negativa;
- la derivata dell’esternalità, alias costo esterno, è il MEC (costo esterno marginale)
- la tassa, t è pari al MEC.