Esame di Stato alla puntata 3 a seguire rispetto quanto già scritto. Si sta sviluppando lo Stato Patrimoniale. E’ stato anche detto che è saggio partire dal Capitale proprio e si è approfondita la differenza semantica, ma non concettuale con il Patrimonio Netto a mente del Codice Civile.
Come noto lo schema dello SP è il seguente:
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
IMPIEGHI (cosa ci hai fatto con i soldi) FONTI (di chi sono i soldi)
IMMOBILIZZAZIONI CAPITALE PROPRIO
ATTIVO CIRCOLANTE CAPITALE DI TERZI
totale degli impieghi totale delle fonti
Operando sul Capitale proprio servono delle precisazioni che generano LA NOTA NUMERO 1 ALLA REDAZIONE DEL BILANCIO (una delle molte che qui verranno indicate per spiegare come il bilancio con dati a scelta sia stato elaborato) che così recita:
s’ipotizza che l’azienda manifatturiera abbia 10 anni di vita. Relativamente alle riserve (sia legale, statutaria come straordinaria) si quantificano in 150.000. Il ragionamento è semplice. Ipotizzando una costanza d’utili intorno ai 300mila euro medi/anno e un accantonamento del 5% a riserva come previsto dall’articolo 2430 del CC emergono 15mila euro/anno per 10. Relativamente all’anno fiscale 2017, per cui è in corso la redazione del bilancio, si considera (PER IL MOMENTO) un utile costante con il 2016 di 340mila euro come indicato dall’enunciato, grazie al quale si può inizialmente conteggiare il Capitale proprio. Dall’utile 2016 a 340mila euro emerge il 10% accantonato a riserve (varie riserve) che corrisponde a 34mila euro. 150mila già esistenti più gli attuali 34mila portano le riserve a quota 184.000
Si rammenta (prosegue la nota 1) che l’utile inserito in questo primo conteggio verrà poi aggiornato quando si redigerà il Conto Economico del 2017.
Grazie alla spiegazione indicata in NOTA 1 il Capitale proprio è completo per cui:
La redazione di bilancio con dati a scelta richiesto dall’esame di Stato 2018 prosegue in altro studio successivo a questo.