FORMAZIONE

CULTURA

Home FORMAZIONEECONOMIA Elasticità calcolo di 1 esercizio particolare. Prof Carlini

Elasticità calcolo di 1 esercizio particolare. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
0 commenti

Elasticità calcolo di un esercizio particolare. Dopo aver pubblicato in questo sito (solo negli ultimi giorni) ben 3 studi sulle singole elasticità in uso in micro, ora si prosegue con esempi di calcolo. Si tratta di situazioni anomale che richiedono un ragionamento specifico. Ciò vuol dire che non è sufficiente conoscere le formule già indicate.

Il caso in discussione presenta le seguenti specifiche:

  1. Si supponga che il prezzo di un bene passi da 5 dollari a 6;
  2. la conseguenza è che la quantità si contrae da 100 a 60 unità.

Per l’elasticità calcolo (per esigenze di SEO è necessario riscrivere parte del titolo di questo studio) come si procede?

Si ricordi la formula di base dell’elasticità pari a:

Si noti che è espressa in percentuale e riguarda dei “delta” ovvero dei differenziali, in pratica delle differenze!!

Quale la differenza di prezzo? La chiamiamo delta P ovvero il prezzo si sposta da 1 unità da 5 a 6 ma A NOI INTERESSA IN TERMINI PERCENTUALI NON ASSOLUTI.

UNA MODIFICA DI 1 UNITA’ SU 5 INIZIALI VUOL DIRE UNA CRESCITA DEL 20%

Matematicamente è pari a 1/5 = 0,2 che moltiplicato per 100 = 20 quindi il prezzo si eleva del 20%

Lo stesso ragionamento viene svolto per la Q che scende del 40%

Matematicamente è pari a 40/100.

Applicando la formula osservata sopra ai dati in nostro possesso abbiamo:

a) il delta Q = 40

b) il delta P = 20

Pongo in relazione il 40 con il 20 = 40/20 = 2

Essendo elasticità la indichiamo sempre in NEGATIVO quindi pari a -2.

Vuol dire che si tratta di un bene ELASTICO perchè subisce un calo di quantità venduta al crescere del prezzo il che sarebbe pari anche ai beni inelastici ma in questo caso il calo della Q è PERCENTUALMENTE maggiore rispetto all’incremento della P.

Infatti al crescere del prezzo del +20%

la quantità cala del -40%

più elastico di così è difficile da pensare!

Questo è il tipico esercizio che pone in difficoltà lo studente che ha studiato.

Potrebbe piacerti anche