Dossier Polonia. Studio dedicato all’industria del pulito. Dal nostro corrispondente all’estero Giovanni Carlini
Dossier Polonia. Ci sono due ottime ragioni per interessarsi alla Polonia: una economica e l’altra geostrategica. Nella prima ci sono 102 miliardi di euro tra fondi UE e governativi per favorire joint venture. La seconda considera questo paese un trampolino di lancio verso l’Est, la zona Scandinava e il centro Europa. Possiamo fare a meno di una base logistica così polivalente?
La Polonia è un’opportunità per i produttori e distributori di materiale di pulizia italiani. Il dossier si articola in più parti:
– un’intervista al 1° Consigliere d’Ambasciata di Polonia a Roma, la Signora Agnieszka Turek;
– un’intervista alla Signorina Ela Wojtas dalla Camera di Commercio Nazionale Polacca;
– una scheda paese;
– un’analisi del mercato polacco;
– un’intervista a un importante produttore e distributore polacco: la GOLD DROP Sp.z o.o.;
– un’intervista al Presidente della Polish Cleaning Association, Sig. Marek Kowalski;
– un’intervista all’azienda numero 1 per produzione di carrelli per le pulizie: la SPLAST Sp.z
La parola alla diplomazia. 1° Consigliere d’Ambasciata di Polonia a Roma, la Signora Agnieszka Turek
Domanda: 1° Consigliere, grazie per aver ricevuto Dimensione Pulito nel suo ufficio. Se il Suo mestiere è di “vendere polacco” il nostro è creare le premesse affinché gli operatori italiani s’incontrino. Può presentarci la Polonia?
Turek: La Polonia è un paese imprenditoriale, moderno e dinamico. Si registra la forte crescita del PIL e dei consumi. Per gli operatori europei la Polonia è un mercato appetibile, di quasi 39 milioni d’abitanti. Il livello di vita cresce costantemente e con impeto. Per toccare lo specifico settore dei materiali di pulizia, basta vedere le statistiche. Si possono dunque fare buoni affari commerciali, ma è necessario individuare i canali giusti.
La Polonia può essere anche, per la sua posizione geografica, un ottimo trampolino di lancio verso la Russia e l’Ucraina. Al contempo si possono agevolmente servire i clienti tedeschi o scandinavi.
Invito sempre le imprese italiane a riflettere sulla possibilità d’allargare in Polonia il comparto produttivo.
Domanda: se un operatore italiano volesse entrare in contatto a chi rivolgersi?
Turek: la concorrenza è forte ed il mercato è maturo grazie alla presenza di ogni tipo di merce. Gli operatori italiani dovrebbero contattare i distributori, di cui alcuni sono anche importatori. Chi ha il compito istituzionale di “creare il collegamento” è l’ICE di Varsavia. Il nostro Ufficio di Promozione del Commercio e degli Investimenti, ha il compito di promuovere la Polonia in Italia.
Domanda: quando, come e su cosa i fondi strutturali UE possono scattare in aiuto a joint venture?
Turek: i vari progetti e investimenti dovranno essere effettuati sul territorio nazionale polacco. Per poter beneficiare dei fondi strutturali, le aziende italiane dovrebbero costituire le loro società in Polonia. Possono essere finanziati progetti d’acquisto e di rimessa a nuovo delle aziende polacche acquisite al 100%. Quindi joint venture. Segue l’acquisizione delle certificazioni ISO, la formazione del personale.
La parola alla Camera di Commercio Polacca di Varsavia.
Domanda: Signorina Ela Wojtas complimenti per il suo italiano! Qual è il compito del suo Ufficio e cosa può effettivamente fare?
Wojtas: La Camera di Commercio Polacca è la più importante Istituzione Autonoma in Polonia. Rappresenta gli interessi degli imprenditori polacchi nonché delle Autorità Locali. Si rende promotrice delle imprese polacche all’estero.
Per quanto riguarda la collaborazione con l’Italia offriamo assistenza alle imprese. Quindi ricerche personalizzate di partner, informazioni su finanziamenti, legislazione, segnalazione di gare internazionali d’appalto. Ospitiamo anche le missioni economiche di varie regioni italiane.
A sua volta per promuovere le aziende polacche e i nostri prodotti in Italia. La Camera ha ottimi rapporti di collaborazione con vari istituzioni italiane. I partner abituali sono la Camera di Commercio di Torino e il Centro Estero per l’Internazionalizzazione di Torino.
Domanda: Molti italiani si sono messi in contatto con il suo ufficio?
Wojtas: Sono molte le azioni e i progetti di grande interesse che stiamo portando avanti. Le richieste dalle aziende italiane sono sempre numerose e i contatti frequenti.
Domanda: può descriverci la struttura del mercato distributivo polacco?
Wojtas: I principali canali di distribuzione sono sostanzialmente 3. Ipermercati (in forte ascesa entro i prossimi 5 anni). La GDO che vale il 55% del mercato e i negozi tradizionali al 39,4%.
In merito alla segmentazione si può osservare per quanto riguarda i detersivi per il bucato, un mercato valutato circa 1,8 mld. Quasi il 96% è per detersivi da lavatrice, mentre il 4% per i prodotti da lavare a mano.
Si osservi come i prodotti di pulizia abbiano un peso minore dei detersivi. Infatti il valore di mercato di circa 1 mld.
Per segmento, un terzo dei prodotti venduti rappresentano pulizie universali (35,1%). Seguono prodotti specialistici (28%), quindi per la pulizia dei water (25,2%) e lavare i vetri (12,9%).
I canali di vendita specifici per questo secondo settore sono: negozi di quartiere (45%), iper e supermercati (43,8%) a cui si aggiungano edicole e drogherie.
Si stima che la vendita di prodotti chimici, per l’uso domestico sia cresciuta del 10% anno per anno. In particolare è aumentata la richiesta dei prodotti per lavare i vetri. Quindi i disincrostanti e anticalcare, nonché i prodotti spray.
La specificità del mercato polacco è caratterizzata anche della grande concorrenza tra i produttori. Anche la Polonia è dominata dai brand internazionali, tra cui Unilever SA (il leader delle vendite in Polonia). Segue Domestos e Cif. S.C.Johnson, Reckit Benckiser, Henkel, Colgate – Palmolive. Unilever SA occupa il 23% del mercato polacco.
Sotto il grande potere delle multinazionali si sta anche rafforzando la posizione delle marche locali.
L’esempio tipico è il detergente liquido per i piatti Ludwik (produttore Inco-Veritas). E’ un prodotto che regna da anni nelle cucine polacche reggendo la concorrenza con altri prodotti esteri. Iniziò la sua ascesa come detersivo per piatti per poi allargarsi alla pulizia dei pavimenti, finestre, telai e superfici grasse.
Ultimamente è in commercio anche il latte per la pulizia dell’acciaio inossidabile nonché per la ceramica in cucina. Questa categoria vale l’8,8% delle vendite sul mercato. Fra questi anche i prodotti della ditta polacca Delko con i brand Filip e Filip Fresh.
I produttori e distributori possono iscriversi all’Associazione Polacca di Produttori di Cosmetici e di Prodotti di Pulizia. Si chiama Polskie Stowarzyszenie Producentów Kosmetyków i Środków Czystości, Warszawa.
Per quanto riguarda il mercato dei servizi connessi alla pulizia, la Polonia vale 250 milioni di euro. La distribuzione (incluse le attrezzature specialistiche) è stimata in circa 300 mln di euro.
La produzione polacca comprende solo le attrezzature manuali per le pulizie, prodotti chimici e di carta. I principali produttori sono: Splast, Merida, Voigt, FP Piechowice e Daunpol.
I principali produttori esteri, presenti sul mercato polacco, sono: Karcher, Hako, Ecolab, Johnson Diversey, Buzil, SCA, Ehrl, Metsa Tissue.
INTERVISTA ALLA GOLD DROP
Domanda: quanti sono gli operatori polacchi nella distribuzione di prodotti di pulizia?
Dorota Janczy-Stozek: in Polonia abbiamo 5 grandi operatori a livello internazionale e 10 società commerciali del nostro tipo. Valiamo il 22,2% del settore detergenti per la pulizia dei vetri e solo il 5,1% della chimica per la casa. Quest’ultimo è il settore per noi più importante per volumi di fatturato.
Domanda: avete un’Associazione di categoria in Polonia?
Dorota Janczy-Stozek: siamo associati alla Sadecka Camera di Commercio. Facciamo anche parte del The Employers Union of Malopolska and Business Centre Club.
Domanda: in GOLD DROP formate il personale?
Dorota Janczy-Stozek: si è uno dei nostri impegni costanti. Per questo motivo abbiamo 4 percorsi formativi. Interno all’azienda, uno esterno, sostenuto dai fondi strutturali UE, e un altro basato sulla visione di filmati. Completa il quadro formativo della GOLD DROP corsi “spot”. Si tratta di marketing, relazione con il cliente, lingua straniera, gestione dei magazzini etc..
Domanda: quali tipi di prodotti usate principalmente?
Dorota Janczy-Stozek: vanno distinti a seconda del settore. Geograficamente serviamo un’area molto estesa che riguarda il centro Europa e abbiamo 180 dipendenti. Siamo baricentrici tra il centro Europa e l’Est come per l’area Scandinava.
Domanda: quanti giorni sono necessari per servire la clientela da un loro ordine?
Dorota Janczy-Stozek: alla GOLD DROP in 48-72 ore riusciamo a evadere ogni tipologia di consegna.
Domanda: degli articoli che trattate quanti sono prodotti in Polonia e quanti importati?
Dorota Janczy-Stozek: il 90% è di produzione locale mentre il 10% è d’importazione.
Domanda: ritenete che per il futuro ci saranno dei prodotti di punta particolarmente importanti?
Dorota Janczy-Stozek: certo! Puntiamo molto sui prodotti per la pulizia dei vetri e piatti sia a mano che in lavatrice.
Domanda: Signora Dorota, la GOLD DROP è alla ricerca di joint venture?
Dorota Janczy-Stozek: Noi stiamo cercando la strada giusta per aprirci a nuove collaborazioni.
Domanda: ha un messaggio per gli operatori italiani?
Dorota Janczy-Stozek: Invitiamo gli operatori italiani a prendere contatto.
Domanda: quanto vale sul mercato la sua azienda?
Dorota Janczy-Stozek: Abbiamo fatturato 15 milioni di euro e esportato beni per 1,3 milioni.
Intervista al Presidente dell’Associazione Polacca delle Pulizie, Signor Marek Kowalski.
Domanda: grazie per aver concesso un’intervista alla Rivista Dimensione Pulito, Signor Kowalski. Può presentarci l’Associazione Polish Cleaning Association?
Marek Kowalski: l’Associazione Polacca delle Pulizie (PSC) è stata creata nel 2000. Raggruppa sia i produttori sia i distributori delle aziende di pulizia, oltre a quelle che svolgono la formazione. La sede dell’Associazione è a Bydgoszcz (centro-nord della Polonia). I compiti più importanti sono: la formazione e pubblicare il mensile del settore “Forum delle pulizie”. Quindi collaborare le grandi associazioni. International Sanitary Supply Association, RAI Amsterdam fiera, ISSA, Interclean.
Il nostro più grande successo è stata la creazione dei primi certificati di qualità. Si tratta del titolo di “ Garante della Pulizia e dell’Igiene”. Attualmente in Polonia ci sono 38 ditte, che possiedono questo marchio.
Domanda: Quanti i membri dell’Associazione e quali i loro principi?
Marek Kowalski: sono 130.
Domanda: Cosa fa l’Associazione per i membri?
Marek Kowalski: i compiti più importanti sono quelli legati alla formazione. Completano il quadro principi di sana amministrazione e l’uso del marketing.
Domanda: Come si svolge la collaborazione con similari associazioni?
Marek Kowalski: i membri PSC lo sono contemporaneamente anche per l’organizzazione internazionale ISSA.
Domanda: L’Associazione ha contatti con l’Italia?
Marek Kowalski: contatti con le ditte e l’associazioni italiane sono limitati. Le occasioni sono per fiere e assemblee della Federazione Europea delle Pulizie.
Domanda: vuole cogliere quest’occasione per lanciare un annuncio?
Marek Kowalski: l’Associazione Polacca delle Pulizie, si batte per l’introduzione di standard uguali nel settore delle pulizie in Europa. L’Italia si unirà a noi per questo?
Intervista al produttore numero 1 nella produzione di carrelli per le pulizie. Splast Sp.zo
Domanda: cos’è la Splast?
La SPLAST Sp. z o. o è un’azienda molto importante nel panorama economico dell’industria della pulizia in Polonia. Creata nel 1989 dal signor Tadeusz Sanocki, è ancora a gestione familiare. L’ azienda è specializzata nella trasformazione delle materie termoplastiche. Quindi la produzione dei componenti per il settore automobilistico, elettronico, cosmetico e edile. Da 12 anni SPLAST è anche il più grande produttore polacco di macchinari professionali per le pulizie.
Domanda: intervistando la DROP ho capito quanto le imprese polacche ci tengano ai premi conseguiti. La SPALST?
SPLAST: si è vero, noi polacchi consideriamo il premio come un punto di vertice. Su questa scia la SPLAST ha ricevuto molti premi. La ditta investe nella formazione del personale attraverso corsi di specializzazione. Per la realizzazione si rivolge ad apposite società specializzate e all’aiuto che ci da in questo l’Associazione. Attualmente in azienda lavorano circa 240 persone.
Domanda: adesso che ci ha presentato la sua azienda ci parla di cosa fate?
SPLAST possiede un modernissimo parco macchine, ma investe continuamente nelle nuove tecnologie. Ci affidiamo ai microprocessori per ottenere prodotti di qualità migliore.
Domanda: Che posto occupa la ditta sul mercato polacco?
SPLAST: Nel settore di attrezzatura per le pulizie, siamo il numero 1
Domanda: quali sono i principali canali di distribuzione usati?
SPLAST: Usiamo le centrali di distribuzione senza servire direttamente il cliente.
Domanda: Quanto tempo passa dal momento dell’acquisizione dell’ordine dei prodotti fino alla consegna al cliente?
SPLAST: 3 giorni.
Domanda: E se l’ordine provenisse dall’estero?
SPLAST:fino a 3 settimane.
Domanda: quanto incide l’export rispetto la produzione complessiva in Splast?
SPLAST:il 45 % è per l’esportazione mentre il 55 % per il paese.
Domanda: e il vostro prodotto principale?
SPLAST:il prodotto principale è il doppio carrello di plastica e il cestello-pressa per strizzare. Quest’anno progettiamo d’avviare la produzione di un nuovo carrello.
Domanda: Per voi e il vostro lavoro, l’Associazione di categoria è importate?
SPLAST:su una scala tra 1 e 10 per noi vale 2.