Dossier aeronautica, intervista ad Alenia Aeronautica.
Il Dossier aeronautica si completa con un’intervista all’Ing. Giuseppe Ragni, che qui rappresenta l’Alenia Aeronautica. L’ing. Ragni ha il ruolo di coordinatore generale per l’azienda.
Domanda: grazie per aver concesso quest’intervista Ing. Ragni. Quale la sua visione dell’Alenia nel mondo?
Ing. Ragni: L’industria aeronautica è in forte crescita nel mondo. Il settore sta attraversando un periodo di consolidamento che lo trasformerà ulteriormente. Mi riferisco a nuovi soggetti aggregati in grado di recitare un ruolo sempre più incisivo sul mercato. Tra tutti ricordo i nomi italiani. Finmeccanica che opera tramite Alenia Aeronautica. Quindi le sue controllate: Alenia Aermacchi, Alenia Aeronavali, Alenia SIA e Quadrics.
Domanda: ci può brevemente fare la storia della Alenia-Aeronautica?
Ing. Ragni: Alenia nasce intorno agli anni Settanta con la fusione da parte dell’IRI di due importanti realtà italiane. FIAT AVIO dedicata alla progettazione, fabbricazione e consegna dei velivoli militari. Vanno ricordati i modelli G86, G91, F104, G222 e Tornado. L’altra realtà è l’Aerfer di Pomigliano. Un’azienda dedicata principalmente alla progettazione e fabbricazione di componenti di velivoli civili.
Dall’unione è iniziato un importante processo di integrazione che ha condotto ad Alenia.
Gli addetti sono circa 9000 ripartiti su vari stabilimenti tutti aventi uno specifico focus progettativo e produttivo.
In particolare nell’area di Torino/Caselle insiste la progettazione dei sistemi. Quindi i simulatori di volo, l’integrazione con le linee di montaggio finale dei velivoli. Infine le prove di volo e la consegna al cliente.
Nell’area campana sono attivi gli stabilimenti di Pomigliano, Casoria, Nola e Capodichino. Nel sud è forte la progettazione delle aerostrutture, la fabbricazione delle parti ed il montaggio finale. Si tratta d’intere porzioni di velivoli civili (barili di fusoliera e superfici aerodinamiche).
Nello stabilimento di Foggia è concentrata gran parte delle produzioni dei componenti in composito. Invece lo stabilimento di Grottaglie è dedicato esclusivamente alla produzione automatizzata dei barile di fusoliera in composito. Si tratta del Boeing 787.
Negli ultimi i anni Alenia Aeronautica ha partecipato a tutti i più importanti programmi aeronautici nel mondo. Militari e civili, europei e statunitensi. Su quanto citato vanno aggiunti il progetto EFA e la produzione dell’ala del velivolo JSF per conto di Lookheed. .
In ambito civile si sono prodotti e consegnati alle aviolinee 1500 velivoli ATR. Tra questi alcuni in versione Guardia Costiera. Si aggiungano segmenti di fusoliera e di superfici fissi e mobili. Questi su quasi tutti i velivoli passeggeri della Boeing e Mac Donnell Douglas. Parti estese fino ai tronchi di fusoliera centrale del velivolo A380 e del Boeing 787.
Domanda: quanto del fatturato Alenia Aeronautica viene dedicato alla Ricerca e Sviluppo?
Ing. Ragni: Alenia Aeronautica ha investito in ricerca e sviluppo 486 milioni di euro rispetto ai 405 milioni dello scorso anno.
Domanda: quali attività svolgete all’interno e quali affidate al lavoro di subfornitori?
Ing. Ragni: Alcuni anni fa il principio che guidava tale scelta era basato sulla comparazione dei costi. Oggi questa impostazione “classica”, sempre valida, deve essere meglio specificata.
La valutazione di “Make or Buy” dipende dalle valutazioni fatte a monte. Mi riferisco alle scelte d’acquisto delle attrezzature. Pertanto, oggi acquistiamo da un fornitore esterno quelle attività che non possiamo fare in casa.
Domanda: cosa significa diventare fornitore Alenia?
Ing. Ragni: Nei prossimi anni è previsto che Alenia partecipi ad importanti programmi. Ciò richiederà l’utilizzo di tecnologie innovative ed una significativa crescita dei volumi. I fattori critici di successo per far fronte ai futuri impegni, dipenderanno da 2 fattori. Un assetto industriale interno ottimale e il supporto di una Supply Chain affidabile.
In questo contesto, essere fornitore Alenia significa:
– disponibilità ad investire per migliorare i flussi produttivi;
– attitudine verso la condivisione del rischio;
– impegno a migliorare la posizione di costo;
– disponibilità alla crescita.
Domanda: quali sono gli aspetti determinanti per la scelta dei vostri fornitori?
Ing. Ragni: La scelta di un fornitore di primo livello dipende dalla verifica eseguita. Si tratta di capire come gestisce l’impegno richiestogli.
Affidarsi in modo incondizionato ad un fornitore, senza aver fatto un “capacity assessment”, comporta un rischio. Soprattutto in situazioni di rump-up dei programmi. Accade che il fornitore non possa rispondere adeguatamente per problemi di struttura. Inoltre, un’incidenza troppo bassa del nostro ordine sul suo volume di affari, crea problemi.
Domanda: percentualmente possedete più macchine di produzione straniera o italiana?
Ing. Ragni: Di produzione straniera.
Domanda: cosa apprezzate di queste macchine?
Ing. Ragni: La consolidata esperienza nel settore. L’assistenza ed il supporto alla produzione.
Domanda: come incide sul ricambio dei macchinari l’alta qualità?
Ing. Ragni:Un nuovo prodotto impone spesso nuovi investimenti. Da questo punto di vista è significativo l’introduzione dei materiali compositi per le strutture primarie del velivolo. Questo si è concretizzato coinvolgendo prima le superfici (ala ed impennaggi) e quindi recentemente anche le fusoliere.
L’introduzione del materiale composito (fibra di carbonio in un sistema di resina epossidica) ha cambiato il lavoro. Ci sono dei processi di “cocura” e del “cobonding”. Che vanno uniti agli alti ratei produttivi tipici del mercato aeronautico. Ora servono macchine, sistemi ed in certi casi vere e proprie celle di produzione ad hoc. Il tutto altamente automatizzato. Spesso “l’ambiente tecnologico” è sviluppato sulla tipologia del prodotto. Questi sistemi produttivi sono altamente interconnessi con la qualità del pezzo.
Si tratta di sistemi altamente produttivi per la laminazione del composito preimpregnato (tapes o tows). Oppure di macchine di taglio e di formatura del preimpregnato. Di celle per il controllo non distruttivo US del prodotto dopo la polimerizzazione in autoclave. Quindi di sistemi d’assemblaggio automatico di parti in composito e metallo. Parti che si armonizzano nelle fasi di “Holes preparation “ e del successivo “Fastening” che sono automatiche. Significa senza disaccoppiamento delle parti, pur nel rispetto degli elevati standard di qualità richiesti.
Anche le macchine per la contornitura e fresatura hanno un ruolo. Pur derivate dai tradizionali sistemi per il metallo, implementano specifici sistemi di protezione dalle polveri e di raffreddamento degli utensili.
Tra i filoni di miglioramento la necessità di poter disporre di sistemi di controllo in process delle lavorazioni. Questo soprattutto del composito. Di macchine di controllo NDI ( Controlli Non Distruttivi agli US ) più evolute e produttive.
Domanda: può dirci quante e quali macchine utensili per asportazione di truciolo sono presenti?
Ing. Ragni: in Alenia Aeronautica 20 Cincinnati, 15 Forest / Saimp, 15 Jobs, 4 Rambaudi, 2 Droop & Rein, 1 Dixie , 1 Famup, 1 Fpd, 1 Gfm, 1 Mikron , 1 Trumpf, 1 Rouchaud. La situazione di Aermacchi è pari all’incirca al 30 % di quella di Alenia.
Domanda: Quanto incide l’automazione nei processi produttivi?
Ing. Ragni: L’Alenia ha sviluppato il concetto dei Centri di Eccellenza. Si tratta di Lamiera, Meccanica, Carboresina e Fusoliere in Carboresina. Le prime due aree hanno un livello basso di automazione. Le ultime due un livello medio, con una automazione spinta dell’handling. Si prevede una automazione sempre più spinta. Questo perché i ratei produttivi nel settore aeronautico arriveranno fino a 150 serie anno.
Domanda: Dove vede le maggiori evoluzioni?
Ing. Ragni: Per quanto riguarda i materiali si prevede un elevato margine d’innovazione nell’ambito dei materiali e dei relativi processi di trasformazione. In particolare si fa riferimento all’introduzione dei nanomateriali nel composito. Per sia ampliarne le attuali capacità strutturali, sia per arrivare alla realizzazione d’effettive strutture multifunzionali. Ad esempio i pannelli di fusoliera con capacità strutturale integrata alla capacità di barriera acustica/termica. Per quanto riguarda i processi produttivi, grande sforzo sarà dedicato alle strutture della Supply Chain. Dobbiamo puntare agli elevati ratei produttivi. E’ una novità imposta al settore aeronautico dalla concorrenza. Si dovrà introdurre una mentalità Lean.
Domanda: cosa vorremmo far sapere ai costruttori di macchine utensili?
Ing. Ragni: Per la fabbricazione di componenti aerostrutturali è previsto un incremento massiccio di materiali compositi e di titanio. Di conseguenza le macchine utensili dovranno adeguarsi.
Si fa riferimento alla Carboresina che si lavora ad alto numero di giri ( > 20000 giri ) ed a secco (o quasi).