Doppio passaporto per l’Alto Adige e sentimento europeista.
Doppio passaporto per gli altoatesini. Oltre a una naturale antipatia per l’arroganza dei terroni dell’Austria, appunto gli altoatesini, dov’è il problema di un doppio passaporto nel contesto Ue? Avendo vissuto per anni a Laives (Bolzano) e fatte le scuole italiane in Alto Adige, posso esprimermi negativamente verso il locale contesto umano. La prima bimba che “amai”, da adolescente fu Erika, un nome con la k non con la “c” come in Italia. Da questi dettagli e aver lavorato a Salorno, per un’impresa di “austriaci” (locali), emerge una conoscenza umana verso l’ambiente sud tirolese.
Ecco la matrice per questa “naturale antipatia” verso l’arroganza altoatesina che nutro. Detto tutto ciò non si comprende perchè scandalizzarsi per il doppio passaporto agli austro-italiani del sud Tirolo. Non siamo forse all’interno di quei paesi che si sentono parte dell’Europa Unita? Va sempre ricordato che le nazioni dell’Europa sono 46 e solo 26 in collaborazione nella Ue.
La questione appare di “lana caprina” come il trasferimento dell’ambasciata statunitense a Gerusalemme. Che cosa c’è di male? E’ come se il Governo americano spostasse la sua ambasciata a Milano da Roma. Cambierebbe qualcosa per gli italiani? La stessa cosa è per Gerusalemme!
Come l’ambasciata americana a Milano o Roma non influisce sulla Nazione e quindi l’inconsistenza della vicenda a Gerusalemme, così l’Alto Adige.
In realtà la Ue può elencare un altro fallimento: non è stata capace neppure di standardizzare il formato di passaporto. I cittadini “della Ue” non condividono neppure il passaporto! Oltre la moneta, non c’è null’altro che leghi i soli 26 paesi sui 46 dell’Europa. Quanto appena descritto non è frutto dell’arroganza di Vienna, ma un’altra conferma del fallimento della Ue.
Cosa ce ne facciamo di una Ue formalmente piena di principi, ma terribilmente vuota di contenuti? Quanto scritto vuol dire essere anti europeista? può essere, ma come si può essere contro un nulla?