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Donald Trump e Hillary, abbiamo imparato qualcosa da questo evento elettorale?
la campagna elettorale presidenziale americana volge al termine. Indipendentemente da chi sarà eletto abbiamo imparato qualcosa? Ora è tempo di trarre le conclusioni da un evento che ha segnato la nostra era.
- Indubbiamente, dopo la Brexit, Donald Trump prosegue su una strada che va ancora definita. Alcuni chiamano “populismo” questa tendenza per sminuirla. Altri la vedono come l’ingresso nell’era della POST GLOBALIZZAZIONE. A questo punto però va spiegato cosa sia post globalizzazione.
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Per post globalizzazione s’intende il risveglio dell’Occidente tradito dalla globalizzazione. Troppa disoccupazione e immigrazione pongono in crisi la democrazia. Servono delle modiche. Ad esempio monete meno apprezzate per favorire l’industria. Va ricordato come una moneta apprezzata vada bene per la finanza. Una moneta “svalutata” è ottima per l’industria. Questo la BCE non l’ha capito. La Gran Bretagna si è già attivata sull’argomento e la FED per fine anno. Quindi la post globalizzazione punta all’industria e a meno immigrati.
- Donald Trump solleva delle domande oggettivamente scomode. Tutti si sono scatenati contro di lui ma i quesiti restano intatti. Chi ha diritto a dichiararsi “americano” (e quindi anche italiano)? Quali sono le caratteristiche che ci rendono Occidentali anzichè islamici, ad esempio? Non solo, Trump si chiede anche (è l’unico) quanta immigrazione può tollerare la democrazia.
- Al di là dell’immigrazione quale elemento destabilizzante, Trump tocca anche un altro aspetto. Un sussidio concesso a una famiglia di colore negli anni Sessanta, prosegue ad essere elargito oggi nel 2016. Stando così le cose vuol dire che il processo d’integrazione razziale è fallito. In effetti è vero.
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Nel momento in cui la comunità nera esprime un candidato di parte, vuol dire che non è integrata. I risultati del candidato nero si sono visti dopo 8 anni di presidenza. Obama è un completo totale fallimento avendo perso 8 anni! Resta il fatto che i neri d’America non sono affatto integrati come le politiche degli anni Sessanta avrebbero voluto. La Great Society dov’è? Una comunità integrata non ha il candidato di parte! Questo particolare conferma la spaccatura razziale nel paese. A questo punto dichiarare quanto esistente in frattura sociale perchè è scandaloso? Al contrario dovrebbe essere l’inizio di una serie di correttivi. Si torna alla domanda di fondo: cosa vuol dire essere occidentale e quindi americano?
- Il comportamento della stampa. Oddio! Qui si apre all’idea di una epurazione di massa. L’inattendibilità e la faziosità della stampa internazionale è stata “formidabile”. Come fanno ad essere concentrati così tanti incompetenti? I giornali dovrebbero presentare i fatti non darne il proprio punto di vista!
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E ora il punto più importante. Trump ha dato un nome a una reazione del popolo. La democrazia è a rischio quando non rappresenta più la Nazione. Gli attuali governi soffrono tutti di un grave distacco (frattura) dai bisogni della comunità. Il ragionamento coglie l’intero Occidente. Questo è il vero dramma che emerge dalle elezioni presidenziali americane 2016. La signora Hillary non si pone neppure il problema perchè lei è il potere! Come può diventare Presidente gente così arrogante? Comunque da questa lotta politica emerge con forza un problema: come rilanciare la democrazia?