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Dimenticando 200mila morti italiani. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Dimenticando 200mila morti italiani di polmonite cinese tra il 2020 e il 2023.

La polmonite cinese è stata prodotta (sicuramente volontariamente e diffusa per errore) in Cina, quella comunista con Pechino capitale e quindi sparsa nel mondo. L’Organizzazione mondiale della sanità, per non indispettire la Cina comunista, ha imposto il nome di “covid”, ma si tratta di una manovra per non riconoscere la colpa chi ha la responsabilità nella produzione e diffusione del virus. Sicuramente il virus cinese della polmonite rappresenta ancor oggi un flagello anche per la Cina comunista e motivo per molti morti e danni sociali. Però la pandemia, i comunisti cinesi non l’hanno saputa gestire!

Qui si sottolinea “Cina comunista” perchè di Cine ce ne sono due: quella democratica che si trova nell’isola di Formosa, detta anche Taiwan e quella comunista, che resta sul continente. Ovviamente la Cina comunista è una dittatura. Da qui un’interrogativo: perchè in era globalizzata abbiamo fatto affari con una dittatura? Si critica tanto Donald Trump per essere così deciso e autoritario e compriamo “made in China”? che controsenso!

Tornando al tema fondamentale, parlando con un italiano, operatore di sanità, un terapista, questi afferma: …ormai la polmonite cinese è ridotta ad essere solo un raffreddore con qualche linea di febbre, nulla di più. 

La sensazione è che non CI SIA PIU’ LA PERCEZIONE DEL DRAMMA VISSUTO E LA MEMORIA PER I TROPPI MORTI CHE ABBIAMO SUBITO.

Purtroppo nella società globalizzata il tempo passa molto velocemente e così anche la memoria.

Oggettivamente ricordiamo l’Olocausto e fortunatamente anche le vittime delle barbarie partigiane attraverso le foibe. Sarebbe saggio ricordare anche 200mila italiani morti solo qualche mese fa.

Nel secondo conflitto mondiale sono deceduti 360mila italiani. Per la polmonite cinese 200mila. Nonostante quest’ordine di grandezza le persone hanno volutamente ridimensionato il rischio e la sofferenza. La medicina ancora non ha quantificato i danni permanenti che derivano dall’infezione polmonare. Dimenticando 200mila morti italiani, dimentichiamo noi stessi.

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