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Destra e sinistra in scienza politica. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Destra e sinistra nella scienza politica corrispondono a due impostazioni nella costruzione dello Stato diametralmente opposte.

Spesso (e non ne posso più) gli studenti mi dicono che la destra non vuole gli immigrati, mentre la sinistra li accoglie acriticamente.

Questo è falso e sicuramente non pertinente su una meditazione che riguarda gli ultimi 300 anni di storia.

Boccio inesorabilmente lo studente che mi offre esternazioni di un livello così misero e povero.

L’immigrazione non è degna e parte della discussione politica, appartiene solo ad una contingenza in essere, in Italia, dal ferragosto del 1991.

Riportando la riflessione in un contesto più serio e profondo, destra e sinistra si differenziano PER LA POSIZIONE DELL’UOMO NELLA SOCIETA’

La sinistra ritiene che debba essere lo Stato ad agire in prima persona, essendo l’individuo incapace di perseguire il benessere collettivo.

Di parere completamente opposto la destra. Per il pensiero di destra è l’individuo con le sue formidabili capacità, ricercando il suo personale tornaconto, ad attivare un processo evolutivo tale da trascinarsi dietro tutta la società. Ad esempio, l’imprenditore. Colui che apre un’impresa lo fa per il suo benessere, ma nello sviluppare questo disegno, assume un certo numero di persone che saranno pagate. Ecco il trionfo del pensiero di destra.

Dove la sinistra ha trionfato è stato in Unione Sovietica, oggi Russia, a Cuba, nella Corea del Nord e nei paesi dell’Est europeo fino al 1990.

La sinistra oggi è ancora viva ricercando lo Stato come interlocutore. Ad esempio uno studente ci costa, in italia come in tutto l’occidente, 6.900 euro all’anno. La mentalità di sinistra è che questo investimento per studente sia gestito dalla Scuola e quindi dallo Stato. La corrispondente visione di destra sarebbe l’appalto ai privati della formazione, a patto che sia inferiore al prezzo indicato con standard di qualità più elevati ed esami finali annuali per accertarlo.

Certamente oggi la Scuola di Stato spende (spreca) 6.900 euro per studente ogni anno di formazione, senza un pari controllo in elevazione di civiltà e innovazione di pensiero nella massa studentesca.

Destra e sinistra, cosa meglio? Non so rispondere! Dipende dal momento storico e dalla maturità della popolazione.

Un paese africano a bassi livelli di formazione (25 dollari a testa all’anno d’investimento per studente) sarà probabilmente socialista. Un paese Occidentale, ad alta formazione, è facile che sia capitalista e di destra.

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