Denuncia pubblica a carico del Ministero dell’Istruzione detto MIUR nel linguaggio di chi tutto deve abbreviare e schematizzare.
In data odierna, una scuola della provincia di Milano telefona a uno studente privatista, che da mesi si è segnalato per affrontare l’ammissione alla classe quinta e quindi alla maturità, sollecitando l’iscrizione all’esame.
Cosa sollecita? una domanda che scade oggi!
Caspita che tempismo che hanno queste scuole! In effetti un’indagine a carico della Segreteria scolastica sarebbe il minimo.
Comunque, la denuncia pubblica a carico del Ministro dell’Istruzione non nasce dalla pessima gestione degli studenti che caratterizza questo dicastero.
Quanto appena affermato rappresenta la punta di un vero dramma. Privatisti bocciati e il Preside che si sottrae alla giusta spiegazione che lo studente richiede, lasciando l’allievo per 3 mesi nel silenzio alla risposta, da parte della Segreteria e del Dirigente. In realtà nessuno ha mai capito perchè questo allievo non sia stato già ammesso a maggio di quest’anno 2021 alla maturità (trattasi di Signora di 35 anni).
La denuncia pubblica non emerge dal doversi “oggi” iscriversi all’esame da privatista, ma dalla pretesa della Pubblica amministrazione che l’utente sia dotato di sistema “spid”.
Cos’è questo “spid”? un sistema d’autentificazione virtuale.
Il meccanismo è preteso dalla PA come condizione minima per accedere al servizio richiesto. Ebbene tale richiesto è illegittima.
Lo spid se è in dotazione al cittadino “bene”, se non lo dovesse avere, l’amministrazione (che vive di tasse pagate) DEVE elargire comunque il servizio, in caso contrario s’autorizza il cittadino a non pagare le tasse.
La vicenda merita un passaggio giudiziale affinché sia il giudice a sanzionare il cittadino o la Pubblica Amministrazione.
Qui va stabilito un concetto; l’amministrazione pubblica è al servizio del cittadino non solo di quello informatizzato, ma del cittadino che ha la carta d’identità. Il non elargire un servizio comporta l’incriminazione penale che adesso va ricercata per via giudiziaria al funzionario fosse anche il Ministro.