De Gasperi nel maggio del 1947, rassegnando le dimissioni dal suo 3° governo, portò i comunisti fuori dal potere.
Il provvisorio Presidente della Repubblica, Enrico De Nicola (1877-1959) si rivolse a Francesco Saverio Nitti (1868-1953) per formare un nuovo governo ma non vi riuscì.
Fu quindi il turno di Vittorio Emanuele Orlando (1860-1952) ma non ebbe successo.
Riassegnato nel compito di Presidente del Consiglio incaricato, con Alcide De Gasperi (1881-1954) nacque il IV° governo italiano senza i comunisti.
Questi sono i fatti.
Tutto è narrato nel testo di Aurelio Lepre, qui più volte citato e riassunto capitolo per capitolo. STORIA DELLA PRIMA REPUBBLICA, L’Italia dal 1943 al 2003, pagine 82-88.
Impressionante è il parallelismo tra la storia del 1947 e l’Italia del 2019.
I comunisti d’allora sono oggi rappresentati dal M5, il cinque stelle. Peccato che la statura politica e caratteriale di De Gasperi sia oggi riferita al ben più modesto On. Matteo Salvini. Pazienza.
Come nel 1945 il PCI partì, nel governo, in forte vantaggio sulla DC (il riferimento è al 5 stelle sulla Lega) così la Democrazia Cristiana rimontò fino ad oltre il 40%; tale è oggi la prospettiva della Lega.
Sarebbe interessate cercare una logica o forse una legge storica da questi eventi.
Giulio Andreotti (1919-2013) famoso leader politico italiano della Democrazia Cristiana disse: il potere logora chi non lo ha.
In realtà, meditando La Storia (non quella di Elsa Morante ma i fatti del 1947 e del 2019) sembra tutto il contrario. Ovvero il potere logora chi lo prende al volo per la prima volta spianando la strada a chi lo segue.
A prima vista questa sembrerebbe la logica storica. Alla baldanza comunista, prima del PCI e ora del 5 Stelle, seguì inesorabile la rimonta della DC nel 1947 e oggi della Lega.
La storia racconta anche che la Democrazia Cristiana restò ago della bilancia del 1948 al 1994 per 53 anni con una classe di statisti molto variegata, motivata e folta; cosa che la Lega, ad oggi, non ha.