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Da Stati Generali (1789) ad Assemblea e Costituente

by Giovanni Carlini
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Da Stati Generali, convocati nuovamente nel 1789 rispetto alla prima volta del 1614, nel giugno di quel 89′ del Settecento, il braccio di ferro con il Re, Luigi 16° porta un’evoluzione politica. Erano Stati Generali ed evolvono in Assemblea appena si rendono conto di rappresentare il 96% della popolazione, ma non è finita. Nell’acerrima discussione con il Re tra voto congiunto o disgiunto tra Stati sociali a un certo punto Luigi 16° decreta la chiusura e lo scioglimento di tutti gli Stati Generali. E’ a quel punto che l’Assemblea si trasforma ancora in COSTITUENTE; è un passaggio molto importante.

Non è ancora la Rivoluzione francese, ma manca veramente poco.

Mirabeau, un deputato della classe borghese, mise in guardia il Re da cattivi consiglieri (in particolare la moglie austriaca). Purtroppo il Re non volle ascoltare ne il consiglio di Mirabeau ne quello del ministro Necker (il licenziato tre volte). Non solo il Re non ascoltò, ma iniziò a far affluire su Parigi reggimenti francesi strutturati su soldati d’orgine svizzera e tedesca.

QUI SCATTA LA RIVOLUZIONE SENZA CHE NESSUNO EFFETTIVAMENTE ABBIA MOSSO QUALCOSA IN TAL SENSO.

La resistenza da operetta (simbolica) operata da Mirabeau, verso il Re, per rendere irrevocabile la propria qualifica di Costituente per la creazione di un nuovo regime, scaldò gli animi a Parigi. Animi che si scagliarono senza un’effettiva logica contro il Castello-prigione della Bastiglia. In 4 ore di battaglia e un centinaio di morti, la fortezza fu conquista ed occupata trucidando le guardie. E’ qui che la rivoluzione si concretizza; è servito l’atto di violenza collettivo con morti e sparatorie. Quanto accaduto prima è servito solo come “atto propedeutico”.

Da Stati Generali, ovvero una normale convocazione, la vicenda non voluta da nessuno, diventa quello che spaventa ogni francese. In questo spavento gli animi si scaldano portando la fantasia ad inseguire un sogno. La Rivoluzione resta sempre un’idea che deluderà tutti, ma che il non farla penalizza troppo. Rivoluzione come droga? è possibile.  

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