Crescita con o senza l’apporto del progresso tecnologico? Robert Solow, economista americano e premio Nobel all’economia nel 1987 ha dedicato la sua vita all’argomento. Il concetto non è affatto semplice! ogni prodotto o risultato deriva dalla somma di capitale (K) e lavoro (N) e fin qui è semplice. A conti fatti però, quanto s’ottiene dalla miscela di K e N è di più rispetto alla sola somma dei due fattori di produzione. Perchè? Solow spiega ciò con il progresso tecnologico.
Detto in termini “terra terra”, tutto ciò che è prodotto in più rispetto alla somma dei fattori di produzione K e N inseriti nel processo produttivo, è progresso tecnologico. Con questo punto di vista, negli Stati Uniti, il progresso tecnologico vale i 4/5 del valore della produzione.
Successivamente, rispetto agli anni Cinquanta di Solow, nel 1991, altri economisti (Mankiw, Romer e Weil) hanno parzialmente spiegato il valore della produzione, oltre K e N nei termini di valore umano del lavoratore. Un concetto che aiuta a capire parte di quei 4/5 ma senza raggiungere la totalità del valore “incognita” oltre il K, N e a questo punto lo spessore e valore umano di chi lavora.
Il modello di Solow è solitamente spiegato in tutti i corsi di macroeconomia, economia politica, politica economica ed economia dello sviluppo. Nonostante il concetto sia così interessante ed appassionante rappresenta un punto di sofferenza dei nostri studenti; perchè? Forse è per come viene spiegato quindi qui, adesso, si cambia impostazione e vengono presentatati contemporaneamente i due modelli esaltandone le differenze; si chiama modello comparativo.
S’osservi la prima immagine. A confronto c’è lo schema concettuale (piano cartesiano) che ospita la crescita senza progresso, primo disegno e affiancato lo schema con progresso. Evidenziata in giallo c’è la prima differenza. Dove si prevede la crescita con progresso compare la produttività (quantità di cose fatte nell’unità di tempo) indicata con A.
Nel secondo disegno s’osservi la comparsa di una bisettrice. Nel modello SENZA (progresso) indica il deprezzamento/svalutazione dei beni strumentali utilizzati per il rapporto K/N. Attenzione che il rapporto K/N è la costante del modello SENZA.
Quando si passa al modello CON il rapporto di base per tutte le dimensioni che consideriamo (ascissa, ordinata e ben 3 curve) sono sempre tra K/AN.
Quindi la differenza tra SENZA e CON sta in quell’A (la produttività).
Nel modello CON la bisettrice è pari al deprezzamento dei beni + la produttività di K (indicata con ga) e l’incremento della popolazione lavorativa (segnata con gn). Nello scrivere in corsivo il gn è stato segnato come se fosse un gb, ma si prega di considerarlo GN.
Completa la seconda immagina la curva dell’investimento per dipendente; anche qui in funzione di K/N se SENZA e tra K/AN CON.
Infine il terzo foglio di schemi. Viene introdotta la produzione per lavoratore (prima riga) e nella seconda il punto d’equilibrio (stato stazionario).
Si noti come la curva per l’investimento del lavoratore che, incontrando il deprezzamento, segna l’equilibrio proiettato in ascissa.
A seguire altre considerazioni sul modello, buon studio, il prof.