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Corso di Marketing – Lezione 2 del 6 febbraio 2017

by Giovanni Carlini
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Corso di Marketing – Lezione n.2 del 6 febbraio 2017. Docente in aula Carlini Giovanni; appunti scritti da Silvia, frequentatice del corso.

Corso di marketing, la politica del prezzo

Un corso di marketing gira sempre intorno al prezzo; è una costante. Non solo, ma è proprio il prezzo che risulta un elemento centrale nelle strategie aziendali. Infatti quantificare il costo di un prodotto/servizio emerge sempre da una politica aziendale da supportare con azioni concrete.

Non è finita, ecco perchè è necessario un corso di marketing. Il Prezzo non è solo determinante per la collocazione del prodotto sul mercato, ma anche sostenere la fidelizzazione del cliente.

Ricordarsi a questo proposito la seconda regola del mkt (da Kotler). Il fondatore del marketing moderno Philip Kotler afferma:..il cliente compra ciò che capisce a patto che sia stato spiegato.

E’ facile intuire come sul prezzo si sono delle considerazioni molto profonde d’approfondire. In genere prezzi diversi significa anche contesti diversi. Sicuramente il prezzo non è un valore “autonomo e indipendente” rispetto a chi produce e commercializza.

Corso di marketing, parte di sociologia dei consumi. David Riesman e il suo contributo.

David Riesman, nel libro di sociologia più venduto al mondo, La folla solitaria, ha individuato tre modi per fare società rappresentabili mediante una S. Si identificano così tre modelli: tradizionale, autodiretto e eterodiretto.

Il modello tradizionale di Riesman rappresenta le società meno evolute, quella occidentale in era pre-industriale e oggi quella araba.

In questi contesti sociali i ritmi lavorativi procedono più lentamente e le linee guida sono tracciate dalle tradizioni.

Gli individui “tradizionali” vivono un forte contrasto fra ciò che dovrebbero essere e ciò che sono, cosa dovrebbero fare e cosa fanno. Tali società risultano caotiche. I singoli individui restano permanentemente confusi nelle scelte. La persona “tradizionale” tende a sfuggire alle regole ogni volta che non si sente pressata dalla propria società di appartenenza. Il tasso di natalità risulta stabile.

La società autodiretta superando la fase tradizionale, si è imposta delle regole che applica e segue. Tali società sono oggi rappresentate dalla Cina, India, Brasile e Giappone. Le prime sono in forte espansione demografica.

La società eterodiretta è la più evoluta; la si ritrova nell’Occidente. In questo contesto diventa essenziale per il singolo l’approvazione degli altri ed essere «come gli altri». L’individuo è pervaso da un senso di solitudine e dall’ansia per paura di non essere accettato.

Le società che presentano il modello eterodiretto sono caratterizze da una elevata fragilità dovuta dalla forte influenza che l’opinione altrui e l’apparire ha sul singolo e le sue scelte. Dal punto di vista demografico si riscontra un’impoerante riduzione del tasso di natalità.

Nello studio delle strategie di marketing è importante la valutazione del contesto sociale in cui il sistema si colloca. Da questa simbiosi dipenderà la politica del prezzo.

Quindi la scelta delle formule di comunicazione e il piano di marketing.

DA QUESTE CONSIDERAZIONI NASCE UNA RIFLESSIONE:

1) il mkt è figlio di una società etero diretta, non trovando collocazione in altre formule di società. Nel Medio Evo non esisteva il marketing;

2) se operassimo in contesti del tipo asiatico, Medio Oriente o Continente Africano dobbiamo impostare metodiche studiate ad hoc;

In linea di massima:

Un consumatore ETERODIRETTO sarà disposto a spendere un prezzo più alto. Ciò avviene nel caso l’acquisto renda il cliente socialmente accettato e visibile (shopping selvaggio);

per il consumatore AUTODIRETTO diventano invece importanti gli aspetti tecnici del prodotto (vendita tecnica);

nel campo TRADIZIONALE risulta più appropriato fornire delle indicazioni precise sul bene. Questo per consentire un orientamento (vendita autoritaria).

Corso di marketing con aspetti di contabilità industriale
L’azienda è una persona giuridica e come tale ha un comportamento che la caratterizza. La contabilità industriale svolge la funzione di “capire e conoscere” l’impresa. Per farlo la contabilità analitica verifica il piano di marketing.

Il marketing affinchè sia reale e pratico, necessita di un riscontro contabile mensile.

Solitamente quest’azione di parifica, tra progetti e concretezza, è sviluppata dalla rielaborazione del conto economico su centri di costo. Da qui emerge la valutazione di come il costo incida percentualmente sul fatturato.

Ecco quanto è rappresentato nel modello karlini 11.

La redazione di un buon piano di marketing rappresenta un punto di partenza indispensabile. Successivamente urge una verifica mensile che si proietti al 31/12. Lo scopo dei controlli è individuare e gestire eventuali scostamenti.

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