Corso di formazione aziendale. Tecniche di spiegazione per concetti complessi. Un’azienda richiede un corso e quindi un docente, ma si rifiuta di dotarsi di una lavagna e fogli a ribalta. Che sta accadendo?
Un corso di formazione aziendale è un evento che va organizzato. Serve una richiesta da parte dell’utente che spieghi quali obiettivi desidera raggiungere. Capita la necessità, va stilato il programma anche in base al monte ore stanziato. In genere un corso aziendale si sviluppa tra le 16 e le 24 ore. Ovviamente ci sono corsi anche da 40 e 50 ore. E’ sano che il docente sia ricevuto dal titolare dell’azienda o almeno da un manager. L’interlocutore tipo, oltre il proprietario dell’azienda, è in genere il Direttore del personale o il Responsabile della formazione.
Svolti tutti i passaggi, parte il corso di formazione.
E’ uso comune, anzi considerato anche un punto di professionalità, che il docente mostri delle slide lezione durante.
Certo, ci possono anche essere le slide ma non è detto. Considerare il supporto “slide” come qualificante è un errore. Al contrario il docente, percepito l’umore della classe, adegua e modifica il linguaggio. Questa trasformazione del metodo espressivo, per meglio far capire il messaggio, si attua sulla lavagna! Ecco dove si scopre la docenza: gesso e lavagna! Può anche essere pennarelli e fogli a ribalta.
Il corso di formazione non è un bla …bla… a titolo di ripetitore, dove il docente sintetizza un libro di testo. I libri si leggono (se si è capaci di capirli e la pazienza di seguirne il senso), il docente traduce e semplifica. Detto con altre parole, se un libro costa 30 euro, il docente comporta un investimento ben più elevato. Il motivo di questo investimento è semplice. Studiando gli allievi, il loro viso e la capacità che hanno di capire, l’insegnante avanza o arretra dei concetti, ricomponendo il quadro generale. In pratica un sarto che cuce l’abito sul cliente.