Come fare un tema? Oltre e al di là dei contenuti (per la maturità è vivamente consigliato il tema storico) qui si vuole discutere di tecnica nella composizione. Si tratta di un aspetto solitamente dimenticato da tutti.
Sull’organizzazione tra introduzione, testo e conclusione, si rinvia agli studi già qui pubblicati.
Oggi il “come fare un tema” si vuole dedicare ad un altro aspetto solitamente dato per scontato, ma non applicato da nessuno.
Si prega d’osservare la presente immagine esplicativa.
Si noti che ci sono due formule per esprimersi: usare il presente per narrare qualcosa che sta accadendo oppure possiamo anche ricorrere all’imperfetto o passato remoto.
Un esempio: io leggo. Questo verbo è un tempo presente indicativo. Nel caso usassi il presente, per spiegare cosa accade, posso andare indietro nel tempo o avanti.
Nell’ipotesi la storia coinvolga il passato e sia partito dal presente (io leggo) ci sono tre alternative:
- ricorrere all’imperfetto (leggevo);
- usare il passato prossimo indicativo (io ho letto);
- chiamare in causa il passato remoto (io lessi).
Concludendo questo passaggio, al presente è possibile rivolgersi anche verso il tempo a venire e in questo caso serve il futuro (leggerò)
La narrazione potrebbe anche partire da un tempo imperfetto o passato remoto. Anche in questo caso chi scrive può ricorrere al tempo passato come futuro.
Ci sono delle regole da rispettare. Ipotizzando si parta dall’imperfetto (io ero) oppure dal passato remoto (io fui) l’azione passata va descritta con il trapassato prossimo o remoto.
- trapassato prossimo: io ero stato;
- oppure il trapassato remoto (meno usato) io fui stato.
Ovviamente anche nel caso dell’imperfetto-passato remoto, si può narrare il futuro utilizzando il condizionale passato. Vuol dire esprimersi con il “io sarei stato”.
E’ proprio il caso di studiare nuovamente i verbi!