Civil war e la pregiudiziale Wilmot.
Il documento noto come “pregiudiziale di Wilmot” proviene da David Wilmot, 1814-1868 senatore della Pennsylvania che semplicemente propose d’escludere la schiavitù in tutti quei territori ottenuti dalla guerra con il Messico del 1846-1848.
Per “territori” s’intendono i futuri Texas, New Mexico, Arizona e California.
La questione proseguì nel gettare benzina sul fuoco distogliendo l’attenzione dalle reali motivazioni allo scontro in atto tra il nord e il sud.
Su questo aspetto si è già scritto nei precedenti saggi qui pubblicati. Il punto istituzionale qui in analisi è un altro e parte esattamente dalla pregiudiziale Wilmot.
Può il Congresso legiferare intervenendo nella dinamica individuale di un singolo Stato?
La vicenda non è così semplice come potrebbe apparire e richiama il concetto di Unione o Nazione già descritto oggetto degli aspri dibattiti tra Calhoun (sudista) e Webster (nordista).
Come Luraghi nel suo testo, a pagina 105 afferma: tutto ciò sollevava gravissime questioni di diritto costituzionale. Accettare qualunque cosa del tipo della pregiudiziale Wilmot significata asserire il diritto del Congresso a deliberare circa l’esistenza o meno della schiavitù nel Territori. Tutti, sudisti e nordisti erano convinti che il Congresso e con lui il Governo centrale dell’Unione non potessero in alcun modo occuparsi della schiavitù nei singoli Stati poichè questi erano sovrani e spettava ad essi, non all’Unione decidere in merito alle proprie istituzioni sociali (o domestiche come venivano chiamate).
La contro tesi nordista fu che i Territori erano Demanio ovvero proprietà dell’Unione motivo per cui spettava al Congresso deliberare circa la liceità o meno della schiavitù in essi.
Ma cos’è l’Unione, si obiettò al Sud, indipendentemente dagli Stati che la formano?
Luraghi ha il pregio di rendere attuale, logica e comprensibile il dramma della civil war americana. E’ difficile esprimersi perchè, in effetti, entrambe le parti hanno un forte contenuto di ragione, logica e senso (come sempre del resto nella storia).
(si ringrazia per chi ha contribuito a questa meravigliosa rappresentazione grafica)