Cinesi? no grazie, meglio essere Occidentali. Ecco la sintesi corretta di quanto nuovamente accade a Hong Kong oggi come in piazza Tiennamen ieri. La Cina è una dittatura comunista, tutti lo sanno nessuno lo dice. Perchè?
La conferma che la Cina sia pericolosa come entità politica, dittatoriale ed anche economica, emerge in tutta chiarezza dal non parlarne apertamente. Ecco uno dei segni del malessere cinese o meglio della dittatura.
La dittatura, in Cina c’è, ma non se ne può parlare. Ecco un fantasma onnipotente asiatico che vuole aleggiare sull’Occidente.
Bravo Presidente Trump che sta seriamente ostacolando la Cina nel mondo. Il primo vero ostacolo ai cinesi è proprio rappresentato dal Presidente Trump che merita solo per questo la rielezione.
I finti cinesi di Hong Kong, quelli che per forza si sono ritrovati tali, ma non per scelta, fanno la fila a Londra per il passaporto britannico. Quale altra conferma possiamo avere se non dai diretti interessati che la Cina è pericolosa?
In un contesto di questo tipo si presenta l’Italia bisognosa di soldi che ha venduto i porti di Genova e Trieste ai cinesi per i “panda bond”. La povertà della Nazione si appalesa in tutta la sua dimensione!
Resta sullo sfondo un interrogativo tutto italiano: perchè il Paese è governato da non eletti? E’ accaduto con il Renzi e quindi adesso con il Conte. Chi è questa gente e perchè rappresenta gli italiani senza autorità politica? Altro esempio di anomalia italiana.
Tornando alla Cina e ai cinesi, resta STUPEFACENTE come il pessimo (ridicolo) spessore politico di quel paese, non si riverberi anche sulle sue merci. Detto meglio e più chiaramente, chi compra merci cinesi?
Com’è possibile disprezzare la Cina sul piano politico e comprarne anche le merci?
Mi faccio onore di un embargo su tutto e quanto possa essere cinese! No Volvo, ad esempio e no assoluto a ogni prodotto “made in China”.
Quando compro le scarpe, in particolare negli Usa, il negoziante diventa matto ad opera mia. Prima di tutto vanno escluse tutte le paia made in Cina, Vietnam e altri paesi asiatici. Tolti quei modelli ne restano il 10% made in America, dove scelgo e compro.
Il mio disprezzo per una dittatura comunista è dispezzo per la Cina. Quindi ogni tipo di merce cinese è escluso e sotto embargo. Addio Cina comunista, crepa di fame unendoti a quei 25 milioni di morti cinesi per carestia degli anni Cinquanta.
2 comments
Io infatti se vado al mercato scelgo bancarelle italiane e guardo l’etichetta e acquisto solo se c’è scritto made in italy 100% e cosi per altri negozi o supermercati
ottima idea, brava e complimenti, i prodotti cinesi sono pessimi in qualità!
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