Cinese vuol dire comunista? Per nulla! In seguito alla grave crisi politica che sta subendo la Cina in quest’estate 2019 una parte importante di cinesi sta prendendo le distanze dal governo comunista.
Il concetto è il seguente: una parte importante soprattutto dei giovani cinesi, vergognandosi di quanto accade a Hong Kong e sentendosi in disagio rispetto i coetanei occidentali per la mancata elezione della classe dirigente di governo, sta applicando una netta divaricazione tra cultura (millenaria cinese) e la dittatura comunista in atto al presente.
Spezzare il governo comunista dalla cultura che la Cina ha saputo esprimere nei secoli, è oggi necessario per sopravvivere mantenendo la dignità di cinese.
Non è mai accaduto, come invece in questi ultimi mesi, che la Cina fosse posta sotto pressione in forme così acute. Il rischio, ma anche opportunità per il mondo democratico del pianeta Terra, è che il sistema politico sinico collassi.
Tale pressione, sul piano politico come commerciale spaccherà la Cina? Lo si spera.
Detto tutto ciò resta il concetto della dignità e profondità del pensiero culturale cinese.
Qui, esattamente a questo punto “iniziano i dolori”. Cosa ci ha portato la cultura cinese?
Oltre e al di là delle “cazzate” da Partito Comunista cinese è difficoltoso, almeno normalmente, identificare le caratteristiche specifiche della cultura cinese a differenza dagli strilli di partito.
Sorge a questo punto un dubbio. Vuoi vedere che il partito ha instupidito la Nazione assorbendo ogni aspetto della vita sociale e culturale come normalmente avviene in ogni dittatura?
Questo è il vero rischio di un Paese reduce da 50 anni di dittatura specie comunista. Comunque resta il punto: quali sono le caratteristiche della cultura sinica millenaria?
Per concludere questo studio si chiede l’aiuto di un cinese che possa spiegare (anche sotto nick name per non essere poi perseguitato dalla polizia cinese con connesse percosse da subire) quali sono gli aspetti specifici della cultura sinica maturata negli ultimi secoli.
