Home SOCIOLOGIAParkinson Cicatrice non invalidante. Prof Carlini studi

Cicatrice non invalidante. Prof Carlini studi

by Giovanni Carlini
0 comments

La cicatrice non invalidante è il titolo di un articolo che pubblicai anni fa che va ora ripreso e approfondito.

Tutti noi abbiamo delle cicatrici che condizionano più o meno la nostra vita. La cicatrice si può anche chiamare “scheletro nell’armadio” ma certamente non è sufficiente per fermarci. Vengono in mente alcuni esempi:

  • alla colazione mattutina in un albergo presso una zona turistica, mentre bevo qualcosa scende una donna veramente “bella” e tra l’altro anche scollata. Non ho potuto non apprezzarla come esempio di donna in grado di farsi apprezzare e saper offrire istanti di piacere a un uomo. Come questa signora si volta per prendere qualcosa al bancone del cibo nella sala da pranzo, sulla schiena è visibile un’importante e devastante cicatrice che la signora porta con sé con grande disinvoltura. Il mio rispetto per questa Persona è andato alle stelle. Si tratta di un valido esempio di cicatrice non invalidante;
  • solitamente “combatto” contro i malati di Parkinson che solo a volte sono veramente dei prigionieri da Parkinson in grado di ribellarsi e lottare contro il male che li incapsula in un corpo malato, restando spiriti sani. Queste persone, nella stragrande maggioranza dei casi sono degli “incazzati sociali”, quasi con la bava alla bocca sbraitando contro tutti e tutto in una guerra senza quartiere combattuta come fine a se stessa. Resta un vero piacere umano quando se ne incontrano di “sani”, seppur colpiti dal Parkinson (appunto prigionieri da Parkinson – The Prison of  Parkinson) ma la massa resta vittima di quella cicatrice che hanno nel loro sistema nervoso che in quel caso è veramente invalidante;
  • penso a quelle persone che 20-25 anni hanno subito una condanna penale ma proseguono a lottare dignitosamente procedendo idee e concetti, lavoro e reddito, nonostante un passato ormai sepolto ma sempre vivo. Anche in questo caso la cicatrice è invalidante ma non tale da soffocare. Che ingiusta la “giustizia” che non cancella automaticamente una condanna quando è estinta richiedendo un altro avvocato, altri soldi per richiedere la cancellazione di qualcosa che ormai è “estinto” come dal giudice stesso dichiarato ma non cancellato!
  • penso a quegli studenti che per 5 mesi hanno trasformato la classe in un bar o un porcile e negli ultimi 3 chiedono “scusa” (nel timore d’essere bocciati). Come considerare tali ragazzini nella cicatrice del loro comportamento nel caso non diventasse invalidante? Dobbiamo credere al loro comportamento oppure, ormai, dopo 5 mesi di “bivacchi” si ripetono l’anno?
  • penso al coniuge che ha tradito ma è stato perdonato o cmq è rimasto nella sua coppia di origine. Anche questo è un esempio di cicatrice non invalidante;
  • penso al figlio/figlia che fa abuso di fumo, droga e quant’altro che matura per diventare una donna e un uomo responsabili di fronte alla vita. Anche questo è un esempio di cicatrice non invalidante.
  • penso al perdono;

La cicatrice non invalidante è la base del progresso umano senza la quale saremmo tutti santi (e quindi morti)

You may also like