Home COMMENTO A LIBRI FAMOSI Christopher Caldwell. Troppi islamici in Europa

Christopher Caldwell. Troppi islamici in Europa

by Giovanni Carlini
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Christopher Caldwell per cercare di spiegare un’invasione di fatto a cui è saggio porre rimedio con politiche di rimpatrio afferma nel suo libro L’ultima rivoluzione dell’Europa:

  • pagina 46: L’Europa ha risolto problemi economici transitori con un cambiamento demografico permanente. A questo riguardo nessun paragone tra immigrazione europea e americana è possibile.

  • pagina 47: L’immigrazione di forza lavoro presenta sia vantaggi sia svantaggi. Dopo pochi anni, il contesto che aveva generato i vantaggi smise di sussistere. I lavoratori temporanei erano stati accolti come risorsa a breve termine. Quando fu chiaro che non sene sarebbero tornati a casa, cambiò anche il modo di giustificare questa presenza. 

Gli stalci dal testo potrebbero essere molti di più ma è saggio non abusarne. Resta il problema di fondo per cui:

A) l’immigrazione del Novecento fu svolta da Occidentali in Occidente. Anche gli italiani che si sono spinti in Australia anche quella terra è Occidente. Certo non è Occidente ma mondo latino l’Argentina e tutta l’America Latina, ma in ogni caso si trattò di un trasferimento all’interno della stessa area culturale. Chi emigrò s’integrò e questo fu possibile per la comunanza di valori di fondo al netto delle schermaglie tra tedeschi e meridionali italiani come degli svizzeri verso di noi.

B) l’immigrazione portata da altri ceppi razziali e culturali non è facilmente integrabile, anzi spesso e volentieri non s’integra per nulla creando delle fratture generazionali che si spingono avanti per secoli.

Christopher Caldwell indaga su queste dinamiche.

Certamente altri autori non l’hanno voluto fare per non entrare in rotta di collisione con il pensiero più diffuso ma superficiale sull’argomento. Qui però c’è anche da discutere di cattiva fede e questa si colloca in un settore preciso della politica europea; la sinistra. La responsabilità politica e sociale della sinistra su quest’argomento è di una grandezza tale da schiacciare per sempre quei partiti che s’ispirano all’accettazione acritica dei flussi migratori.

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