Calcolo elasticità della domanda (ma anche dell’offerta) con un altissimo rischio d’errore. Questo esercizio pone in difficoltà i nostri studenti, motivo per cui viene qui esplorato e risolto.
Sia dato il seguente enunciato:
- la curva di domanda è pari a 30/p (il prezzo) elevato alla seconda
- quella d’offerta pari a 10 – 10/p elevato al quadrato.
Trovare il punto d’equilibrio e la connessa elasticità sia della D sia dell’O.
Tutti i conteggi sono riportati in 3 fogli qui allegati a cui si rinvia per gli approfondimenti.
Il calcolo del punto 1 è relativamente facile.
Partendo dall’uguaglianza tra D e O sia ha che 30/p al quadrato = 10 – 10/p al quadrato.
Già qui serve essere “sgamati”.
Si porti tutto oltre l’uguale per cui (foglio 1 degli appunti allegati) s’eguaglia a zero. A seguire il calcolo del minimo comune denominatore e infine il prezzo di 2.
Ottenuto il prezzo ne deriva la Q = 7,5
Seguendo quanto indicato nel foglio 1 non dovrebbero esserci problemi nei conteggi; ora il punto 2. All’argomento sono dedicati il foglio 2 e il 3. Qui siamo nel cuore della difficoltà.
Trattando d’elasticità è palese che entrano in campo le derivate!
Non solo, ma qui ci sono anche le derivate d’applicare alle frazioni.
La parte noiosa e non realistica (conteggi che non servono a nulla) dell’economia è questa dove s’annaspa dietro a dei conti stratosferici e complessi. Si tratta dell’ingerenza della matematica nell’economia, qualcosa che pone a serio rischio d’inutilità l’intera dottrina economica.
Finchè l’economia soffre la presenza/eccesso di matematica nei suoi ragionamenti, non ci spiegherà mai in forma adeguata le crisi e come prevenirle.
Tornando al concetto di base, serve fare la derivata di una frazione.
Si notino, alla fine della pagina 2 i passaggi obbligati necessari al calcolo elasticità che perverrà a -2 per la domanda e a 0,6 periodico per l’offerta.
Non resta che augurare buon studio ai nostri studenti con il calcolo elasticità qui risolto.