FORMAZIONE

CULTURA

Home FORMAZIONEINDUSTRIA E AZIENDALEORGANIZZAZIONE AZIENDALECultura aziendale Bilancio sostenibile e sociale. Le criticità. Prof Carlini

Bilancio sostenibile e sociale. Le criticità. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
0 commenti

Bilancio sostenibile e sociale, un argomento molto diffuso in copia incolla, privo di quadrature contabili (non si sa perché lo si chiama “bilancio”) ma in particolare orfano di una figura particolarmente importante: il direttore o responsabile del personale.

Il documento riferito alla sostenibilità ambientale e sociale (è meglio evitare di chiamarlo “bilancio”) presuppone il concetto di “sostenibilità”; sorge immediatamente una domanda: che vuol dire sostenibile? Già su questo punto è saggio pretendere che chi sfoggia questo documento, definisca un concetto che non è affatto condiviso e comprensibile. La “sostenibilità” per l’impresa tal dei tali vuol dire….

Sostenibilità ambientale e quella sociale? Apriti cielo! Sul concetto di “sostenibilità” sociale non troveremo mai un accordo condiviso! Su 10 milioni d’immigrati entrati nel nostro Paese, di cui 5 dotati di carta d’identità chi è in accordo sul come interpretare la loro presenza in questa Nazione? Sono fatti di queste ultime settimane di quell’imprenditore che riporta a casa il lavoratore che ha perso un arto lavorando, affinché non si presenti al pronto soccorso. Alla faccia della sostenibilità! Certo sarà anche un caso limite, ma il problema resta.

Gli immigrati vanno accolti e integrati nel corpo della Nazione anche se non sono disposti a condividere i nostri valori? Ecco che già qui il bilancio sostenibile e sociale naufraga miseramente.

Non è finita.

Chi blatera di documento di sostenibilità, in particolare le piccole imprese che “giocano” sull’argomento, sono solitamente prive di un responsabile del personale. In pratica l’imprenditore (che non è solitamente preparato sul tema) “gestisce” le persone lamentandosi poi del loro scarso rendimento. Ovviamente per gestire e valorizzare, quindi ben impiegare il fattore umano, servono delle conoscenze specifiche che raramente si trovano in personale non specialistico.

In assenza di una persona che sappia valorizzare il fattore umano a che serve indicare la nazionalità e titolo di studio nel bilancio sostenibile e sociale? Non si sa, tutto è molto formale nel copia e incolla, tanto per fare qualcosa che ovviamente ha dei costi che ricadono sul cliente che paga un prezzo più elevato.

Potrebbe piacerti anche