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Bilancio di sostenibilità tra copia e incolla. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Bilancio di sostenibilità a livello di compito in classe per lezioni d’italiano. Di cosa stiamo parlando? Francamente è difficile definire in forma appropriata questo nuovo strumento di marketing teso a convincere il consumatore ad acquistare il prodotto.

Solitamente il marketing è rapido, sintetico, immediato (vedi la pubblicità). In questo caso è stato letteralmente inventato un “bilancio” (il termine è improprio perché privo di qualsiasi quadratura contabile ne consegue che non è per nulla un bilancio non dovendo sottostare a una prova contabile di veridicità dei conti) per raccontare qualcosa. Cosa si vorrebbe affermare nel cosiddetto “bilancio”? E qui si sguazza spiegando che il risparmio o la non produzione d’anidride carbonica, ad esempio, per produrre un qualcosa, corrisponde a un anno a 8 viaggi in meno d’aeroplano!

Di cosa stiamo parlando?

Con tabelle e grafici si vuole comparare l’età dei dipendenti tra di loro (che senso ha?) quindi il genere (tante donne rispetto ad altrettanti maschi). Quindi anche il titolo di studio. In pratica si vorrebbe dichiarare che dipendenti giovani producono meglio e di più rispetto ad altri?

Non è finita.

Quando sfogliando questo “coso” (il bilancio di sostenibilità) entrando nel merito la risposta è: gli altri lo fanno così quindi anch’io mi muovo su questo piano (ecco dove il copia incolla prende forma).

In una follia collettiva dove si ripete a pappagallo il già detto senza capirne il senso, ci si chiede, ma sto “coso” a che serve?

La risposta è:

  • quando un cliente chiede cosa facciamo per l’ambiente la risposta è: leggiti quelle 40-60-120 pagine di bilancio di sostenibilità che abbiamo scritto;
  • nell’interfaccia tra imprese, si fa bella figura nel presentare suddetto “coso” (questione d’immagine).

Ovviamente NESSUNO inserisce nel documento-coso di quanto aumenta il prezzo dei prodotti per redigere questo documento.

Torna la domanda; ma di cosa stiamo parlando?

Questi sono gli effetti di una gestione di sinistra della Ue; quella che è stata votata da meno del 50% dell’elettorato e ha perso le elezioni. Stiamo perdendo tempo nel nulla. Le aziende serie impiegano il loro tempo diversamente.

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