Bilanci d’acciaio. Sono quei bilanci che provengono dalle imprese siderurgiche. Rappresentano spesso un motivo d’orgoglio.
Ho studiato la prima parte del documento bilanci d’acciaio sui dati del 2009. A fronte di una introduzione ineccepibile studiando il resto, emergono molti dati che esprimono delle tendenze quando sento il bisogno di numeri su cui misurarmi. Mi spiego.
Svolgendo un ruolo di consulenza ma soprattutto di studio, ho bisogno di capire i seguenti dati:
a) incidenza in percentuale del costo del venduto sul fatturato (critica se superiore al 70% solitamente al 25-30% nell’edile, al 50% in altri casi)
b) incidenza, sempre in percentuale sul fatturato dei costi di produzione (si aggirano al massimo sul 20% ma solitamente al 10%)
c) quindi i costi del personale (non superiori al 15% sul fatturato)
d) i costi commerciali (intorno al 4%)
e) gli amministrativi e generali (non superiori all’8%)
f) le imposte e tasse (intorno all’1,5 massimo 2% del fatturato)
g) gli ammortamenti (anch’essi sull’1%)
h) gli oneri finanziari che erano al 3% nel primo semestre del 2008 oggi cresciuti al 5%
i) la gestione straordinaria che non supera l’1%
j) un utile netto sul 7-8%
Quanto descritto rappresenta la radiografia di un’impresa sana in base anche ai criteri di UNIONCAMERE. Infatti per questo li si chiama Bilancio d’acciaio.
Sarebbe interessante traslare un “modello” per quanto discutibile sia, nel contesto delle imprese siderurgiche italiane, pur specificando tra chi produce e commercializza. Da questo punto di partenza misurare gli scostamenti.
Per aiutare il lettore nel cercare un punto di riferimento, si allega a questo intervento un modello excel, che si chiama carlini 7 dove ci sono già le formule necessarie al calcolo automatico del punto di pareggio e d’incidenza sul fatturato. Per poterlo usare serve “riclassificare” il proprio conto economico in una forma molto sbrigativa e “crudele” quanto efficace.
Se fosse possibile è gradito (anche in forma anonima) conoscerne gli esiti per poter stabilire dei dati di massima degli scostamenti
Buon lavoro.