Astrazeneca e l’assunzione di responsabilità per chi ha deciso il suo utilizzo pur sapendo che ogni 100.000 dosi, un cittadino muore.
Si dice da più parti, che “i vantaggi sono maggiori agli inconvenienti“. Il riferimento è a chi si è espresso più volte sul vaccino Astrazeneca sia come professionista della Sanità sia come Ente di controllo. Chi si è espresso in questi termini va invece incriminato per omicidio colposo e qui c’è la motivazione.
In presenza di più vaccini (per la precisione 4) l’utilizzo di una formula vaccinale, che è assodato dia la morte ogni 100mila inoculazioni, rappresenta una scelta precisa.
La scelta è stata d’imolare sull’altare del Patria, come bene collettivo, quel malcapitato che ci è andato di mezzo. Una soluzione di questo tipo è valida in assenza di scelte. Ma questa condizione non corrisponde alla realtà!
Chi ha scelto di procedere IN OGNI MODO E SENZA CONSIDERARE LE CONSEGUENZE nell’uso di un vaccino pericoloso?
Ovviamente la responsabilità sia politica sia penale va ricercata dalla Magistratura.
Il pensiero corre al Ministro della Sanità e al suo Consiglio Superiore della Sanità.
Un pensiero che coglie anche un “Presidente del Consiglio dei Ministri”, non votato da nessuno motivo, per cui non è responsabile verso nessuno.
E chi ha permesso che un non votato da nessuno fosse il capo politico della Nazione? Il Presidente della Repubblica!
L’anomalia italiana nasce nel 2011 con il Presidente Napolitano imponendo alla Nazione gente non votata.
Si tratta del Prof Mario Monti e del Mario Renzi.
A seguire il Presidente della Repubblica ora in carica, che ha insistito con l’avvocato Conte (per ben 2 Governi!) e l’attuale del governatore Mario Draghi.
Non è estraneo al concetto di responsabilità anche il Generale Figliolo, che si è prodigato solo di vaccinare gli italiani, totalmente incurante di cosa ci sia nei vaccini. Il Generale non entra nel merito agisce soltanto. Possiamo avere dei Generali che agiscono soltanto, senza capire cosa stanno facendo alla luce dei più decessi già accaduti?
Astrazeneca e incriminazione diventa, in questo modo, la nuova prospettiva nazionale.
Nel tutto c’è anche che le vittime “ha firmato” un’assunzione di responsabilità sulle conseguente del vaccino che non potevano valutare, quindi gli sono state estorte firme per proteggere un sistema che non funziona.
Lo Stato deve proteggere il cittadino?
Una domanda che va posta a chi ha l’autorevolezza e lo spessore politico (è stato votato) per rispondere, non a degli irresponsabili (non votati da nessuno).