Astrazeneca è un vaccino contro la polmonite cinese che non è amato da nessuno, solo tollerato e spesso respinto.
Anzichè ritirarlo dal mercato, il Generale Figliolo lo ha imposto e mantenuto “in servizio” pena il mancato raggiungimento dei ritmi di vaccinazione che gli sono stati richiesti.
Al Generale interessa poco che il vaccino sia o no a rischio, per il suo Comando son cartucce da sparare per ottenere il risultato.
Entrando più nel dettaglio, la strategia adottata dal Generale Figliolo è stata copiare il modello britannico: una prima vaccinazione a tutti. In un secondo tempo da recuperare i cittadini per la seconda dose. Per garantire questo slancio sono state modificate anche le scadenze di richiamo della seconda dose di Astrazeneca.
In pratica vuol dire essersi inventati di sana pianta una lunga scadenza sul richiamo per Astrazeneca.
Si tratta di tempi così lunghi che non sono stati consigliati da nessuno. Ne l’azienda che produce il vaccino, neppure gli altri Stati.
Il Generale Figliolo si è inventato una scadenza prolungata su questo tipo di vaccino; tutto qui. E’ tipico dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano inventare “una realtà” per ottenere un altro risultato non svelato. In tal senso il Generale non è per nulla originale.
A conti fatti oggi ci sono cittadini che di malavoglia sono stati vaccinati con Astrazeneca.
Non è tutto.
La seconda dose di detto vaccino va letteralmente “alle calende greche”. In questa finzione tutta italiana, oggi, 9 giugno, il Generale di fatto esclude la vaccinazione in luoghi di vacanza. In realtà non si riesce a variare il programma di registrazione delle vaccinazioni eseguite cogliendo anche Regioni diverse da quella di residenza.
Caro Generale, Lei non viene eletto da nessuno ed è per questo che vive tranquillo, ma crede che non ci sia una ricaduta elettorale negativa per il Governo e gli annessi partiti, in particolare di sinistra?
In un contesto d’incapacità di questo livello, l’Italia dovrebbe anche “spendere” i soldi della Ue dati in assistenza a un paese praticamente già fallito?
Il fallimento della Repubblica Italiana come eccesso d’indebitamento sul PIL colpisce anche nel settore dei vaccini come metodo che non funziona, è il Paese che non va.
Una vaccinazione di massa è diventata un affare di Stato!
Peccato aver assistito anche al fallimento dello Stato Maggiore Italiano e del Gen. Figliolo su una vaccinazione di massa. Possibile che un’azione di servizio alla Nazione sia così difficile, complessa, carente?