Home RAGIONERIAAppunti per gli studenti Assunzione, fino a che punto assumere personale? Il ricavo marginale

Assunzione, fino a che punto assumere personale? Il ricavo marginale

by Giovanni Carlini
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Assunzione, fino a che livello è saggio assumere personale? Le imprese assumono, ma fino a quale numero di dipendenti è conveniente?

Assunzione, parola mistica e mitica per le persone che cercano lavoro. Che dispiacere vivere in una società dove il lavoro, come concetto, è stato sporcato. Questo avviene in ogni contratto di stage (sfruttamento). Per non parlare dell’apprendistato. Il dolore come, come genitore e uomo maturo, è grande. Perchè abbiamo ridotto il mondo in questa maniera grazie alla globalizzazione?

Quand’ero giovane, l’assunzione tipica era il contratto a tempo indeterminato. Le regole erano piuttosto rigide, guai derogare. I sindacati erano letteralmente pronti, come avvoltoi, ad azzannare chi sbagliasse come azienda. Oggi, la situazione si è rovesciata. Eppure il sindacato è ancora al suo posto, ma il mondo è peggio. Questo vuol dire che il sindacato non è necessario alla qualità del lavoro.

Oggi i ragazzi sono solitamente sottopagati e molto sfruttati. L’assunzione si rivela spesso una trappola. Società come Michael Page, spingono ad assumere “manager” nel ruolo di ragazzini. Il trucco è facile: li sottopongano! Chi ci rimette è il sistema economico, che ha personale immaturo in posti di responsabilità. 

In effetti il sistema economico globalizzato non funziona. Tutte le promesse della globalizzazione sono stare tradite. 

Chiarito il concetto iniziale, quante persone assumere e fino a che numero?

Esempio:

Numero di dipendenti.    Produttività.                       Incremento di produttività.                                             Incremento per il costo di 1 ora di lavoro.                        Salario.                          Redditività marginale

1                            (ammettiamo) 40                    40/1 = 40                                         (ammettiamo che 10 euro sia il costo orario)  1o x 40 = 400              (ammettiamo) 300                 400 – 300 = 100

2                           (ammettiamo) 70               70-40 = 30 diviso l’incremento

delle persone, ovvero 2-1 = 1

quindi 30/1 = 30                                                                                                                 10 x 30 = 300                        300                                    300 – 300 = 0 (da questo punto in poi non conviene più assumere, infatti proseguendo accade che)

3                           (ammettiamo) 90              90 – 70 = 20 / 1 = 20                                                                                                             10 x 20 = 200                       300                                    200 – 300 = -100 (è una perdita a tutti gli effetti!)

 

Qual’è il senso dello schema? Oggettivamente la produzione aumenta al crescere degli occupati. Questo incremento però è sempre più piccolo. Tanto piccolo incrementale, che ci porta in perdita. L’assunzione diventa, da questo punto in poi, dannosa per l’azienda. E’ il caso della RAI e delle reti Fininvest di Silvio Berlusconi. Perchè Fininvest riesce a svolgere lo stesso lavoro della Rai con 5000 dipendenti? La Rai ne ha 15.000! Semplice. La RAI “guarda” solo alla quantità di lavoro prodotto che comunque cresce. Un industriale come Berlusconi non guarda solo alla produzione ma alla redditività.

Questa differenza è anche la stessa che passava tra un paese socialista e uno capitalista. Buon lavoro.

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