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Arte di mezzo come rifugio alla NON conoscenza. Bourdieu

by Giovanni Carlini
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Arte di mezzo come rifugio alla NON conoscenza. Bourdieu.

Arte di mezzo. L’arte di mezzo è così indicata da Pierre Bourdieu come quello sfogo culturale per chi è a cultura incompleta. Mi spiego. All’eredità culturale tratta vivendo in famiglia (appunto EREDITA’ CULTURALE) si somma il capitale scolastico. La somma delle due energie culturali consente alla persona un adeguato inserimento in società.

Purtroppo l’iter formativo scolastico spesso è infelice. Questo accade per molto motivi e non sempre per “colpa” della famiglia e dello studente.

A fronte di un’importante numero di persone costrette nella posizione di autodidatta, nasce l’arte di mezzo. Si tratta di quel concentrarsi (eccessivamente) sul calcio, i fumetti, il cinema, supplendo alla carenza delle conoscenze di base. Ultimante va aggiunto all’elenco anche quel farsi fare compagnia dagli animali (si chiama pet) nella forma di amore sostitutivo. Ci sono le condizioni, a questo punto, per analizzare un AMORE SOSTITUTIVO (il pet) e una CULTURA SOSTITUTIVA nell’arte di mezzo.

In se per se non c’è nulla di particolarmente grave in tutto ciò, a patto che non sia monotematico. Mi spiego. Quando il pet è un rifugio dai fallimenti della relazione affettiva, diventa patologico. Anche l’arte di mezzo, quando è arrogante affermazione d’ignoranza, è sbagliata.

Che rimedi si possono opporre all’arte di mezzo o all’arteriosclerosi da pet? Francamente al momento non ci sono soluzioni. Questo perchè il moderno autodidatta è anche arrogante verso la cultura ufficiale. Non solo, ma chi ammalato da incomunicabilità affettiva e per cui assorbito nel pet, non se ne rende conto. Oppure il malato da pet ha capito, ma non sa o vuole reagire. Quindi un personaggio che si trova in un sonno emotivo da cui non evolversi. Del resto, quel 42% di divorzi tra le coppie coniugate e il 60% d’abbandoni tra quelle nomali non sposate, da qualche parte deve pure emergere: immaturità.

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