Arredo a verde urbano: una soluzione per rilanciare i consumi e rappresentare effettivamente “il bello”.
Al di là degli aspetti ecologici e d’ambiente che in realtà consistono in una tecnica di vendita mascherata da ecologia spicciola, in effetti il giardino all’italiana (acqua e verde) e l’arredo a verde urbano rispondono a canoni estetici.
E’ palese che il consumo d’acqua arriva a livelli stratosferici con il verde urbano, ma poco importa se favorisce l’incremento dei consumi.
C’è uno sforzo nell’utilizzare piante a bassa richiesta idrica, ma per quanto possano essere resistenti alla siccità, comunque il consumo d’acqua è necessario.
Non si vuole qui essere pro-contro l’ecologia in quanto non si ritiene neppure che possa essere un “credo” e l’ostilità a “concetti” come sostenibilità è totale. Questi argomenti, purtroppo, hanno subito una deriva politica che li ha completamente screditati.
Se essere “verdi” vuol dire sentirsi di sinistra allora è meglio dire NO GRAZIE.
Epurato ogni aspetto d’ecologia spicciola e politica, resta il concetto di civiltà e correttezza verso ogni cosa, comprese le persone e gli ambienti.
Non sporcare non è di sinistra o destra, rimane un atto di civiltà.
I pannelli solari, le pale eoliche, i desalinizzatori come i degassificatori quindi le centrali nucleari sono scelte per vivere non orientamenti politici.
Ecco che qui il tentativo è di recuperare la civiltà del buon vivere anzichè le presupposte subdole implicazioni politiche.
L’arredo a verde urbano, spogliato dalle stravaganze ecologiste e strumentalizzazioni politiche, esprime:
- gusto;
- cultura;
- uno stimolo al consumo;
- un costo di sostentamento che va considerato nella pianificazione commerciale;
- una percentuale da calcolare nella pianificazione architettonica (ed è qui che nasce il dibattito, quanto dovrebbe incidere sui costi totali l’arredo a verde urbano nell’area residenziale o commerciale?)
I dati a disposizione oscillano tra estremi non molto distanti tra loro.
A Las Vegas presso l’hotel Bellagio l’arredo verde incide per il 27% dei costi, l’area giochi per un 15% e i negozi al 31% quindi le aule di formazione per il 3% con una residua redditività al 24%
In Rancho Cucamonga il verde incide sulle spese condominiali dell’area commerciale al 39% e la redditività scende intorno al 10% per la presenza di altri costi.