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Appunti di geopolitica, precisazioni propedeutiche per meglio capire

by Giovanni Carlini
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Appunti di geopolitica, precisazioni propedeutiche per meglio capire. Prof Giovanni Carlini – sociologo, economista

Appunti di geopolitica. Dopo 27 email per chiarimenti, pervenute nello spazio di poche ore, qui l’approfondimento. Colgo le parti che maggiormente hanno provocato domande.

a) Il gap culturale tra il mondo arabo e quello occidentale
Con la paci di Vestfalia del 1648,si definisce in Occidente il concetto di Stato come organizzazione sociale. Il riferimento in quel periodo fu per Francia, Spagna e Inghilterra. Da quel punto in poi necessita un secolo per giungere alla una domanda cruciale: a che cosa serve una nazione? Rousseau e Voltaire ci hanno spiegato, ormai nel Settecento che lo Stato ha senso solo se costruito intorno all’uomo. Non per le necessità di un regnante.

Attraverso il “contratto sociale” arriviamo anche alla divisione del lavoro analizzata da Karl Marx nell’Ottocento. Con questi passaggi è aperta la via le sinergie, la produttività ed ecco la rivoluzione industriale (1750).

Il mondo arabo si è interrogato sul bisogno di Nazione nel 1908. Quindi ne giunge alla formalizzazione piena di Stato e di nazionalismo nel 1950. Il gap è di 300 anni. Non solo, manca ancora, nella cultura araba la parte di riflessione che spieghi il perché dello Stato e il progresso sociale. Quindi l’economia e la relazione con la società. 

b) La globalizzazione ha spazzato via una società chiusa e tradizionale
In Occidente non abbiamo neppure il tempo di mettere un punto, su quanto appena pubblicato, che già merita una revisione. L’Islam e la Cina poggiano invece il loro pensiero su qualcosa meditato molto tempo fa. Nel dettaglio il Corano è del 610 d.C. Il manifesto del Partito Comunista Cinese ha indicativamente 70 anni. In un mondo dove “tutto è scritto” e la giornata è scandita da atti e azioni fermi nei secoli, (non per questo con meno valore) l’impatto della globalizzazione è devastante. La modernità è velocità (non che sia accettabile e sana!). Il mondo globalizzato e moderno è un tutto, quotidiano, è ancora da definire ma è già vecchio nell’istante del vissuto. Lo schianto tra i 2 stili di vita è devastante.

Decenni d’immigrazione araba in Occidente, hanno scombussolato la sonnecchiante vita nei paesi d’origine. Comunque gli immigrati hanno fatto filtrare, nelle famiglie d’origine e tra i parenti in patria, degli stili di vita non conciliabili con il tradizionalismo islamico. Ecco una delle molle del terrorismo.

c) Perché è iniziata a Tripoli e prosegue su Pechino
Appunti di geopolitica! La o le primavere arabe sono certamente iniziate sulle sponde del Mediterraneo. La loro vera destinazione è però Pechino. In gioco oggi è l’impatto della globalizzazione (nel bene come nel male) con i suoi stili di vita, su società tradizionali. Un sistema sociale arcaico (non in senso dispregiativo) legato a quello che “era scritto” entra in crisi. Quel sistema però non ha saputo porre al centro del suo sistema “l’uomo”. In pratica manca al mondo arabo e sinico (cinese) un Voltaire e un Rosseau. E’ accaduto nell’Europa dell’est nel 1989 come adesso, con ben 300 anni di ritardo, è il turno dell’islam proseguendo per l’Asia.

 

d) Le alternative in campo nel mondo arabo
Ecco che gli appunti di geopolitica passano ora alla fase operativa. Mancando un Voltaire e un Rousseau nella cultura araba, resta solo la religione. Non che questa sia diminutiva rispetto la cultura! Il guaio del senso religioso però è il suo oltranzismo dividendo tra “noi e loro”. Su questo piano le alternative possibili all’attuale Risorgimento arabo, sono il fondamentalismo islamico e il modello turco. Entrambi gli scenari hanno come base di riferimento un forte spirito religioso. Sicuramente c’è da aggiungere che moderno non significa giusto e corretto. La speranza è che l’Occidente possa cambiare, con un recupero di spiritualità. Al contrario si spera l’Islam perda l’eccesso di religione nella società adottata negli ultimi 1400 anni. Allo stato non ci sono ulteriori scenari su cui immaginare il futuro del mondo arabo.

e) Le nostre imprese
I mercati si aprono, i mercati si chiudono. Qualsiasi seria programmazione di marketing non può considerare stabile il mercato arabo. Ciò vale anche per la Cina. Ecco che gli appunti di geopolitica sono necessari al sistema impresa. Comunque ogni lavoro/fornitura dovrà prevedere un 30% d’acconto e una garanzia per il resto della fornitura. Oggettivamente sarebbe opportuno che le nostre imprese si posizionassero su altri mercati come quello nordamericano. In Nord America, comprare un’attività locale e produrre per il Nuovo Mondo, non è un’azione azzardata sul piano della sicurezza.

Buon lavoro.

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