Anti riciclaggio, mi vergogno d’insegnare quest’argomento ai giovani in classe. Di fronte alle giovani generazioni mi scuso con loro per i difetti di questa società. Non abbiamo ancora saputo distinguere tra emergenza e controllo.
Anti riciclaggio. In se per se è un argomento come un altro nelle lezioni d’economia. Purtroppo non è così. In un mondo normale l’anti riciclaggio insegue i malviventi. Nell’anomalia italiana coglie tutti; indistintamente. Ecco la differenza. La norma sull’anti riciclaggio è valida se applicata contro i malfattori. Diventa un’angheria di Stato se estesa all’intera Nazione. A quel punto assume le vesti di responsabilità politica. Ecco perché l’attuale partito al governo va punito alle elezioni.
Vediamo di fare chiarezza. Esistono i malviventi. Nello specifico mafiosi, truffatori e gente “cattiva”. Purtroppo si tratta di un frutto della società non eliminabile. A fronteggiare questa “gente”, ci sono le leggi e il sistema giudiziario-repressivo. Fin qui nulla da obiettare. Il problema cambia quando le norme, giustamente fatte contro il crimine, sono estese a tutta la Nazione. Perchè?
La normativa anti riciclaggio prevede un tetto al contante. 3000 euro. Non se ne capisce il senso. La limitazione del contante ha una ragione d’essere?
In realtà la motivazione alla limitazione del contante c’è, ma non riguarda il crimine organizzato. Come noto esiste una crisi del sistema bancario. Alcune banche sono fallite, altre che sono fallite restano in piedi. E’ il caso del Monte dei Pacchi di Siena e della Banca Veneta. La limitazione del contate, in realtà, aiuta il sistema bancario. Un sistema, quello delle banche, marcio e fasullo a cui è vietato “fallire”. Come mai si aiutano le banche e si lascia che le imprese chiudano? Nessuno l’ha capito. Certo una banca trascina con se molti danni nella società civile. E allora che qualcuno paghi penalmente e in solido i danni provocati!