Home CULTURA E SOCIETÀCRISI DELLA GLOBALIZZAZIONE E POLITICA Antieuropeismo sano e profondo. Prof Carlini

Antieuropeismo sano e profondo. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Antieuropeismo sano e profondo; è quello che molti vivono dal trattato di Lisbona del 2007 quindi da 17 anni. Cosa porta ad essere antieuropeisti? tante motivazioni!

  • dal 1958 al 2007 è esistita la CEE ovvero la Comunità economica europea che non è criticabile perchè è stata ed è fonte di benessere per tutti;
  • dal 2007, con il trattato di Lisbona, al successo economico s’è voluto imporre anche la politica con velleità d’integrazione (al posto della collaborazione e coordinamento voluto da Charles De Gaulle con il concetto l’Europa delle Nazioni). Ebbene la Ue (ora non è più CEE ma Ue) si conferma come un totale fallimento. Va quindi cancellato l’esperimento politico dalla comunità europea perchè è d’ostacolo allo sviluppo. La politica soffre di derive a destra o sinistra e in questo vagare perde di vista il senso del pratico. La gestione della Ue di questi ultimi anni, diretta dalla sinistra, ha espresso un chiaro indirizzo ideologico tra ecologia, accettazione acritica degli immigrati, devianze sessuali spacciate come “diritti” ed altro;
  • nell’elenco di quanto non funziona c’è anche la Ue monetaria con l’euro da sostituire con lo SME (sistema monetario europeo) già vissuto con successo negli anni Settanta. La moneta indica lo stile di una cultura, ne veste gli usi e abitudini. Rispetto al marco, il franco e la lira, l’euro è stato un affare per gli italiani a rischio di fallimento della Repubblica per eccesso d’indebitamento! Restando seri, ma senza dimenticare la concreta possibilità di fallimento dell’Italia (come accaduto alla Grecia e all’Argentina) la divisa “euro” unisce sotto di se delle economie che sono diametralmente opposte. Questo unire quanto non è confrontabile, rappresenta la debolezza strutturale della divisa europea.

Oltre a questi aspetti, del resto già noti, c’è lo scempio della rielezione della dirigenza della Ue politica all’indomani delle elezioni appena concluse (fine giugno 2024).

Quella gente che ha diretto la Comunità sente di mantenere la stessa posizione occupata al netto degli esisti elettorali che emergono dalle ultime votazioni senza offrire alcun programma che permetta l’eventuale loro conferma.

Mamma mia che soggetti che ci sono alla Ue, e noi dovremmo affidarci a questa gente?

Conviene mantenere un sano antieuropeismo.

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