Altro Occidente 4, ora la ricerca si concentra sull’America del Nord.
Montanelli conclude lo studio sulla colonizzazione cattolica e iberica del sud America con queste parole: (in riferimento ai villaggi dei gesuiti) Di colpo, tutto crollò, senza lasciare altra traccia che ruderi di qualche chiesa nella foresta. Gli indios, che da quattro generazioni erano sottoposti a quel regime, non mossero un dito per difenderlo o continuarlo. Non potevano perchè i loro maestri non gli avevano insegnato a farlo. Avevano avuto tutto dai gesuiti. Tutto, meno che la libertà. E senza libertà non avevo progredito, non erano mai diventati uomini. Erano rimasti, in quel mondo mummificato nel suo assolutismo, dei fanciulloni abituati a farsi comandare, vestire, nutrire e sculacciare. E una volta restituiti a se stessi, ridiventarono di colpo indios come tutti gli altri, nomadi e infingardi.
Per sua fortuna, non tutta l’America latina subì la stessa sorte. Ma grazie alla Spagna, essa fu largamente clericarizzata.
Altro Occidente 4 ora passa al Nord.
La prima grande fortuna del Nord fu di non possedere metalli preziosi. Quindi il nord fu visto prima di tutto come luogo di sfogo per la popolazione. Il Cardinale Richelieu inviò in Canada un paio di migliaia di cattolici francesi, tanto che oggi il Canada orientale è molto cattolico. La materia prima più importante che provenne da quelle terre fu il tabacco. Immediatamente in tutta Europa attecchì il consumo di tabacco come solo ai vizi capita. L’eufemismo è dell’autore.
Certamente l’immigrazione al Nord non fu opera di regime quanto individuale. Dei puritani inglesi (calvinisti) abbandonata l’Inghilterra per l’Olanda chiesero d’essere trasferiti in Nord America. Una caravella dal nome “Mayflower” trasportò i puritani per sbarcarli a Capo Cod fuori dalla recente colonia britannica della Virginia appena costituita. Gli inglesi aveva già organizzato una Compagnia navale di collegamento con la Virginia da cui proveniva il tabacco.