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Alberghi. Doppia elasticità. Micro. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Alberghi quale nuova tappa di studio in microeconomia cercando di far avanzare la Teoria economica in particolare nel concetto della doppia elasticità.

Il prezzo dei servizi alberghieri cambia durante l’anno? Tutti lo sanno, ma la Teoria ignora il dettaglio. Solitamente l’albergo, come il ristorante e il bar, sono servizi di lusso quindi elastici; e qui si chiude il contributo della Teoria economica. La realtà è ovviamente più complessa, ma illustriamo anche i danni che l’assenza di una corretta valutazione del concetto d’elasticità ha apportato alla società civile.

In era pandemica, quando c’è stata la pandemia da polmonite cinese (chiamata “covid 19” per sollevare la responsabilità cinese, della Cina comunista, dalla diffusione seppur involontaria del virus) sono stati lasciati al loro destino tutte le attività economiche definibili elastiche.

Ne è conseguita una chiusura in massa di alberghi, bar e ristoranti. Perchè hanno chiuso? Semplice! sono attività non necessarie, infatti sono tutte elastiche!

Che le attività elastiche non siano indispensabili alla sopravvivenza della società c’è poco da discutere. Infatti, in pandemia, il Governo operò una scelta salvaguardando i supermercati, trasporti e le attività industriali considerate attività non elastiche ( o dette anche rigide o inelastiche). Non siamo qui per commentare il merito dei Governi (diretti da gente non eletta da nessuno, tal Conte e Draghi) di quel periodo, anche perchè l’epidemia non è affatto terminata.

Va rilevato, ad ogni buon conto che gli alberghi sono certamente un servizio elastico in bassa richiesta: inverno e stagioni normali. Quando però scatta l’estate e ci si muove da casa, diventano non elastici, ovvero rigidi. Infatti nell’estate del 2020 e 2021 incuranti dei contagi, tante persone sono comunque partite (e si sono ammalate quindi decedute).

Concludendo, l’albergo è a domanda elastica nel periodo di bassa affluenza con un’elasticità registrata (Regione Piemonte) pari a 2,7. Nello stesso Piemonte, l’elasticità della domanda alberghiera è pari a 0,4 quindi diventa inelastica. Da queste considerazioni emergono anche strategie di gestione del prezzo come già illustrato nei precedenti studi qui pubblicati.

Buon studio, il prof.

(le immagini provengono da un noto castello, adibito ad albergo, collocato a nord-est di Torino)

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