Al Ministero del Lavoro. Critica alla Micheal Page

by Giovanni Carlini
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Richiesta d’intervento dal Ministero del Lavoro. Escludendo automaticamente gli over 35 dalle selezioni si applica una discriminazione. Non solo, c’è un grave danno al sistema economico nazionale con manager non adeguati. Infatti l’economia nazionale ristagna. La Confindustria tace.

Il manager è colui che va selezionato in base alla capacità di risoluzione dei problemi. L’età e il genere sono aspetti secondari non discriminatori (così dovrebbe essere)

Lettera aperta al Ministro, capo del dicastero Ministero del Lavoro,

Gentile Signor Ministro,
come noto le società di ricerca del personale, in Italia, operano in base a una specifica autorizzazione concessa dal Ministero del Lavoro. Ad esempio chi seleziona persone è stato autorizzato in questi termini: Aut. Min. Lav. 20711 art.2, c.1, lett.c) D.Lgs.276/03.
Nell’operatività pratica, nomi importanti come Micheal Page a Milano o minori, ad esempio, Mirror srl a Torino, di fatto escludono nelle selezioni per manager “gli over 35”. Questa procedura emerge chiaramente sia dai fatti sia dalle affermazioni verbali concesse.

Per esempio su oltre 400 curricula presentati dallo stesso personaggio, over 35, alla Michael Page di Milano, i colloqui sono stati zero. E’ strano perchè a fronte di 4 lauree e oltre 20 anni d’esperienza, è veramente difficile scartare a priori un candidato così formato. Forse non sarà idoneo nel proseguo della selezione, ma tagliarlo fuori a priori, solo perchè over 35 in una posizione dirigenziale, lascia perplessi come “politica aziendale di selezione”.

Più o meno è lo stesso per la Mirror srl di Torino che ha ricevuto solo una decina di curricula. Ancora peggio per la Monster di Milano, che pur ricevendo oltre 437 curricula, dallo stesso manager over 35, non l’ha mai chiamato in nessuna selezione. Le società di selezione, operanti su mandato pubblico, chiamate per telefono, (tranne la Monster che non risponde alle email) non fanno segreto della loro scelta. Tranquillamente uno dei selettori più “anziani” della Micheal Page di Milano afferma: …..da quando sono qui non è mai stato assunto un manager over 35.

La Mirror srl dichiara: seguiamo le indicazioni del cliente senza considerare l’esclusione aprioristica degli over 35 una discriminante.

C’è un problema però: queste società non s’interfacciano verso il cliente con consigli e indicazioni. In questo caso viene meno la funzione della consulenza, quella pura, prevalendo solo la manuale attività di ricerca per fatturare quanto prima.

Nessuna di queste società di ricerca personale si è posto il compito di consigliare e spiegare che un manager non può essere un ragazzino.

Vediamo di porre ordine in questa vicenda:

  • che un apprendista sia giovane viene da sè (qui stiamo però analizzando la posizione di manager)
  • che un’impresa sia così incosciente da porre in posizione di leader un troppo giovane e inesperto (per pagarlo poco) passi pure. Quello che non può essere accettato è l’uso del mandato pubblico per assecondare tale scelta. Chi agisce come “autorizzato dallo stato” non può scartate per scelta e metodo gli over 35!
  • che quando si indichi “senior”, come manager, ci si riferisca alla fascia d’età 32-35 non sta in piedi.

In queste condizioni si applica una reale discriminazione oltre al danno prodotto al sistema economico. Infatti abbiamo persone in posizione di manager non preparate (carenza d’esperienza). Chissà come mai la globalizzazione non funziona e in Italia ci sono 3 milini di disoccupati!
Applicando correttamente le direttive del Minsitero del Lavoro, la ricerca dovrebbe essere svolta su chi sa sviluppare determinate mansioni, non in base all’età o al genere. Questo vale in particolare e specificatamente nella ricerca di posizioni manageriali.

Si attende un pronunciamento da parte del Ministero del Lavoro indicando nuove linee guida. Si prega di non escludere l’eventuale revoca delle autorizzazioni già concesse, per gli abusi commessi.

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