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Acciaieria è bello. Un innamorato di industria: il prof Carlini

by Giovanni Carlini
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«L’acciaieria è bella, pulita ed ecosostenibile» – Il Gruppo Beltrame

L’ acciaieria tradizionalmente è il luogo d’intensi vapori tra ferro e acciaio, a metà strada tra la terra e le sue incandescenti viscere senza nulla concedere a un prato fiorito e ai profumi del vento sull’erba. Per cercare di capire se l’ acciaieria è compatibile con un mondo pulito, sono andato a trovare al Made in Steel, Barbara Beltrame Giacomello, Comunication Manager del Gruppo Beltrame Spa.

La domanda iniziale è sempre la stessa, graffiante e imbarazzante: voi che ci fate in fiera in un momento difficile per la siderurgia italiana, con quali speranze e strategie vi presentate al mercato?

Signora Beltrame: Ci dobbiamo essere per forza, perché questo è il nostro ruolo. L’AFV Acciaierie Beltrame Spa come impresa e il suo Gruppo aziendale, sono sempre stati in prima linea nella siderurgia italiana, nel bene come nel male, quindi stabiliamo una certezza: noi ci siamo sia nel bello che soprattutto nel brutto tempo!

Domanda: Bellissimo come slogan, ma andiamo ai contenuti più profondi

Signora Beltrame: I contenuti sono rappresentati nell’innovazione di prodotto (il che non è una novità) nella presenza sui mercati esteri e quello nazionale con nuovi stabilimenti e assunzione di mano d’opera (ma anche su questo siamo forti da tempo). Diciamo che ultimamente il cliente ha una valenza particolarmente importante perché lo seguiamo nel dettaglio, studiandone i bilanci, il tasso d’insoluti e operando tramite copertura assicurativa, dove l’over assicurato è oggetto di studio tra l’impresa e i suoi corrispondenti. Oggettivamente la novità più profonda, e secondo me strategica, è però sul piano culturale. L’evoluzione che stiamo cercando di lanciare sul mercato è che “l’ acciaieria è bella, pulita, ecologica”. Spiegando meglio, desideriamo dimostrare la perfetta compatibilità tra le necessità ambientali e quelle siderurgiche. Non è assolutamente scontato che un forno deve avere un impatto ambientale devastante. Ecco se volessimo parlare di novità, quella che entra nel DNA del gruppo Beltrame, è la ricerca di un matrimonio/accordo tra le nuove necessità di conservazione dell’ambiente e il gusto di produrre acciaio per questa società. Entrando nello specifico il ragionamento si fa tecnico e riguarda la riduzione al 50% del consumo di acqua nel ciclo di produzione, 10 gradi in meno di riscaldamento degli impianti, abbattimento del 60-50% di emissione di gas nocivi e altro ancora.

Domanda: A ben guardare tutto quanto qui elenca è parte della storia dell’azienda.

Signora Beltrame: In effetti ha ragione. Siamo un’impresa familiare, che poggia su una costanza e presenza nella storia e sul mercato, che è diventato un punto di forza del gruppo. Siamo particolarmente attaccati al nostro territorio d’origine e grazie a questa storia che noi ci internazionalizziamo senza solo aderire ai processi di delocalizzazione. Significa che nel rispetto delle nuove tendenze della globalizzazione, in riferimento ai processi di reshoring (rientro in patria d’imprese precedentemente delocalizzate in Cina, Brasile e India come sta accadendo negli USA da un anno a questa parte) in linea di massima il gruppo produce anche nelle varie aziende sparse in Europa, (Francia, Romania e Svizzera) quanto i mercati locali richiedono, non contribuendo alla crescita della disoccupazione giovanile nazionale in Italia. Anche questa è una “politica di rispetto” verso il nostro Paese, che rappresenta una linea di continuità nella storia aziendale.

Domanda: Sul piano più tecnico, come si sta muovendo il Gruppo Beltrame?

Signora Beltrame: Siamo fortemente attivi sulle nuove tendenze nella produzione d’acciaio, con spessori più ridotti, qualità elevata, per contribuire a una riduzione di peso complessivo sia nei prodotti dell’industria automotive che in quelli edilizi. Tra l’altro, la migliore qualità si vende a un prezzo più elevato, contribuendo al miglioramento generale della linea prodotti dei nostri clienti. Anche questo è un avanzamento dello stato della tecnica. Il riferimento è ai settori tradizionali d’attività del Gruppo come i laminati mercantili, travi, profili e acciai speciali e per cemento armato.

Conclusione: L’imprenditoria italiana ha degli esempi tuttora credibili, che fanno scuola e hanno fondato le basi del nostro benessere. Probabilmente dobbiamo convergere verso queste scie, per navigare in un mare tempestoso.

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