A favore, necessariamente e “per forza” anche della famiglia dell’assassino nella vicenda di “Giulia”, ormai sulla bocca di tutti.
In tutto quello che si sente, non una parola verso altre vittime; i genitori dell’assassino.
Il dramma del papà di “Giulia” coglie tutti noi, genitori, nello sconforto ma, il pensiero non può non essere esteso anche al papà e la mamma dell’altro giovane. La vicenda s’è aperta e chiusa: un morto, un ergastolano. In questa situazione che cosa si vuole aggiungere? Non è la prima volta, non sarà l’ultima. La storia sociale è piena di fatti di cronaca di questo tipo che sconcerta per la sua genuinità. Due mancati amanti che si scannano. A ben guardare ce ne sono di molto più truci dove l’assassino si diverte a squartare le persone.
Su questo livello non serve faticare a guardarsi tanto lontano, basta Hamas per farci capire quanto bestiale sia l’essere umano in particolare se ideologizzato e invasato dalla religione d’0dio com’è l’islam.
La vicenda, nei suoi aspetti sociale è stata volutamente gonfiata.
Interi quotidiani e telegiornali che nulla riportano dal resto del mondo, concentrati su questi fatti di cronaca: che noia abissale!
Poi la questione della scuola; mamma mia che cretinata. E’ sufficiente il già esistente che si chiama “educazione civica”. Tale materia non può restare relegata al diritto costituzionale considerandolo cristallizzato e immobile, ma va esteso al diritto di famiglia, commerciale, fallimentare etc. Come sempre, per far scena s’inventa l’ultima stupidata: andare a dire ai ragazzini di rispettare le bimbe. Caspita che messaggio incisivo! Il tutto può essere già efficacemente tradotto in: rispetta la legge!
In un mondo che vuole parlare di tutto meno del fatto specifico, s’erge la necessità di porre sullo stesso piano del rispetto e partecipazione al dramma, le due famiglie. Rispettiamo la mamma e il papà dell’assassino e consideriamoli a favore della civiltà.