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Taccuino americano: Reno, Nevada: la convention sul safari

by Giovanni Carlini
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Spunti prelevati dal taccuino americano. Apple Valley, deserto del Mojave (California) meditando sulla convention dedicata alla caccia grossa: il safari

Entrando occasionalmente in contatto con un gruppo d’appassionati di safari in Africa, che ogni anno organizzano una convention negli Stati Uniti, ricevo delle informazioni molto interessanti che puntualmente annoto nel taccuino americano.

Il taccuino americano esprime una serie di appunti apparentemente scoordinati tra di loro che hanno in realtà un fine ben preciso: riunire la personalità umana che attualmente è spezzata tra personale e professionale. Cosa voglia dire questo ai fini pratici, significa persone sane e corrette sul lavoro come in famiglia, che abbiano una parola e un atteggiamento, quindi una cultura e una faccia, quindi un impegno e una determinazione. Al contrario la società moderna spinge ad essere parte di tante cose che alla fine non si riesce più a riunire lasciando sole le persone. 

Ascolto che discutono delle conseguenze che hanno ricevuto spostando il loro evento annuale dalla città di Reno a quella di Las Vegas (entrambe collocate in Nevada).

In tutto si tratta di 25mila persone che pagano oltre 150 dollari a testa per partecipare al meeting dove sono presenti stand di ogni tipo di merce collegata all’evento: armi (quindi c’è la Beretta), abiti per il safari, generi di sopravvivenza, autovetture etc. In pratica, una sorta di mini fiera di settore per pochi appassionati. Il loro stupore – e il mio interesse -, erano concentrati sull’enormità di guadagni ottenuti spostando la sede del convegno.

Il fenomenale consiste nell’osservare come le stesse identiche famiglie, partecipando all’evento e passando da una città all’altra, siano capaci di scatenare un volume di spesa enorme su articoli già noti da tempo nello stesso segmento merceologico. La somma delle vendite avvenute a Las Vegas rispetto a Reno, a parità d’espositori, è pari ad un +47%.caccia
Le ragioni che hanno suggerito il cambio di sede sono state:
–      fronteggiare un calo di partecipazioni che era sceso a 18mila partecipanti;
–      l’assenza di voli diretti dai principali aeroporti nazionali su Reno;
Quali considerazioni trarre da questo fatto? Sicuramente un negozio vende di più se collocato in un complesso d’altre attività similari, piuttosto che solato. Il consumo non è più riconducibile (anche quello alimentare) solo al bisogno oggettivo, ma a un ritmo di vita che può essere alimentato con luci, musica, atmosfera. Tutto sommato non abbiamo scoperto nulla d’originale, perché si tratta di procedure di marketing e sociologia dei consumi in atto dagli anni Sessanta, ma che sconcertano sempre quando si ha a che fare con queste realtà. Anzi, sono argomenti talmente noti che spesso non vengono neppure applicati. Ecco il punto per cui queste note vengono scritte.

Quanto incuriosisce non è “l’effetto cicala”, per cui le persone si lasciano trasportare da un evento consumando di più (e vivendo anche di più), ma la scarsa applicazione di questi principi di base alla relazione commerciale.

Il modo migliore per iniziare un ragionamento è dare sostanza al contrasto tra vecchio e nuovo oppure in cose che si sanno e che non si applicano.

Già all’inizio tutti sono colti di sorpresa: “tutto ciò che vi era di stabilito svapora” scriveva 160 anni fa Karl Marx del capitalismo. Ad esempio, è diffusa la lamentela dei commerciali, nel settore siderurgico, relativamente alla povertà del prodotto, ma cosa è stato fatto per aumentarne “l’intelligenza” impiegando ingegneri in produzione e cervelli di marketing in direzione? Torniamo al concetto di fondo. Ma è talmente ovvio, sperimentato e capito, che non lo si applica più.

Relativamente allo spostamento da Reno a Las Vegas, per questo meeting sul safari come tutte le cose della vita, non è sempre così automatico. Spesso, al contrario, sono le aree minori ad essere privilegiate per seminari e simposi (quando serve il raccoglimento e la riflessione). Al contrario, per l’esuberanza di un piccolo gruppo di cacciatori da safari, che amano far sapere al mondo che esistono ancora, essere al centro della platea risponde al loro bisogno d’immagine e reclutamento di nuovi affiliati.

Per quanto riguarda la povertà del prodotto siderurgico, qui non possono essere date soluzioni se non esortando le PMI italiane della siderurgia ad assumere più specialisti, arricchendo il loro potenziale umano tradizionalmente ridotto al solo nucleo familiare. Auguriamoci buon lavoro dal vostro taccuino americano.

Giovanni Carlini

foto prelevate dal taccuino americano che indicano come in Las Vegas un famoso albergo venga camere facendo spettacolo.

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