Globalizzazione e dittatura. Le cose che ancora non si possono dire. E’ un controsenso. La globalizzazione dovrebbe essere circolazione d’idee e valori. Al contrario, guai a pensarla diversamente. Ad esempio criticare la società aperta. Aperta a cosa?
Globalizzazione e dittatura. Siamo entrati in un periodo di conformismo acritico. Ad esempio le cose che non si possono dire:
a) le liberalizzazioni, sul mercato, rappresentano un aspetto politico. Non possono essere gestite da un Governo tecnico;
b) perché le reti Mediaset lavorano con 5.000 dipendenti quando la RAI ha bisogno di 15mila stipendi mensili?
c) La finanza pubblica è stata danneggiata dal 1975 con l’istituzione degli Enti Locali. Abbiamo 8.093 Comuni, perché non valorizzarli in luogo di 110 provincie e 20 regioni? Indubbiamente il Comune è molto più vicino al cittadino;
d) Nella Ue i singoli stati dovrebbero smettere di emettere titoli di stato. Al loro posto dovrebbe agire la sola BCE;
e) Si parla di Ue ma non abbiamo scuole, polizia ed esercito comuni. Perchè?
f) La banche continuano ad essere il problema, anziché la soluzione per le imprese! Credo sia necessario tagliare fuori il sistema creditizio delle aziende. Che si permetta ai distretti o alle singole imprese, d’emettere titoli per finanziarsi.
h) Gli insoluti. Perchè i privati non possono fallire?
i) immigrazione senza limiti e controllo. Perchè? Chi ha deciso che le popolazioni si debbano mischiare?
l) società aperta? Aperta a cosa?
m) perchè accettiamo votazioni politiche sotto il 50% d’affluenza?
n) chi l’ha detto e dove sta scritto che tutti i popoli sono uguali? Io non lo credo. Tutto in natura ha la sua gerarchia. Perchè non dovrebbe esistere anche tra razze e popoli?
La conclusione è semplice. Non è possibile aprire un dibattito su tutto ciò e altro. Detto in altre parole si chiama globalizzazione e dittatura. Ben vengano Trump e la Brexit e altro ancora. Comunque non possono esser peggiori della globalizzazione e dittatura.
2 comments
I concetti espressi rispondono pienamente agli interrogativi che nascono, volendo parlare di globalizzazione. Concordo pienamente sulla gerarchizzazione dei popoli, a fronte di una diffusa idea di uguaglianza, che pone tutti sullo stesso piano, anche su quello umanitario, pur non avendo alcuni popoli valori umani da condividere e rispettare ( vedi i popoli islamici che offrono al mondo la cultura dell’ odio e della morte ).
grazie per questo commento
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